PROSEGUE L’IMPEGNO DI FEDERALBERGHI CONTRO L’ABUSIVISMO. SITUAZIONE ALLARMANTE ANCHE NEL VCO

PROSEGUE L’IMPEGNO DI FEDERALBERGHI CONTRO L’ABUSIVISMO. SITUAZIONE ALLARMANTE ANCHE NEL VCO

Federalberghi Nazionale ha reso nota oggi un’analisi degli annunci italiani presenti sul portale Airbnb nel mese di agosto 2018, ribadendo la richiesta di un intervento urgente volto a contrastare con decisione il dilagare dell’abusivismo e della concorrenza sleale.  A questo riguardo   dichiara il presidente Federalberghi Vco, Gian Maria Vincenzi -, se i dati  a livello nazionale sono allarmanti, a livello locale non è che siano da meno! Ad agosto 2018 nel nostro territorio, risultavano disponibili su Airbnb 1.948 alloggi, in crescita del 121,11% rispetto ad agosto 2016, in cui erano pubblicizzati 881 alloggi. Degli annunci presenti su Airbnb.it, 1.700 (87,27%) sono riferiti ad interi appartamenti, 1.200 (61,60%) sono disponibili per più di sei mesi,  1.223 (62,78%) sono gestiti da host che mettono in vendita più di un alloggio. Ora non dico che tutti non siano in regola, ma se l’azione della Guardia di Finanza provinciale continua sulla linea “dura” nei controlli sull’abusivismo come effettuati fino ad ora, penso proprio che gli “scoop” si moltiplicheranno anche nel Vco!

Un comunicato di Federalberghi così aggiunge:  La Federazione richiama da tempo l’attenzione sulle quattro grandi bugie della cosiddetta sharing economy: –  non è vero che si tratta di forme integrative del reddito, sono attività economiche a tutti gli effetti, che molto spesso fanno capo ad inserzionisti che gestiscono più alloggi; – non è vero che si condivide l’esperienza con il titolar,  la maggior parte degli annunci pubblicati su Airbnb si riferisce a strutture in cui non abita nessuno; – non è vero che si tratta di attività occasionali,  la maggior parte degli annunci si riferisce ad appartamenti disponibili per oltre sei mesi all’anno; – non è vero che le nuove formule compensano la mancanza di offerta,  gli alloggi presenti su Airbnb sono concentrati soprattutto nelle principali località turistiche, dove è maggiore la presenza di esercizi ufficiali. Ne consegue che il consumatore è ingannato due volte: viene tradita la promessa di vivere un’esperienza autentica e vengono eluse le norme poste a tutela del cliente, dei lavoratori, della collettività, del mercato.  Si pone inoltre con tutta evidenza un problema di evasione fiscale e di concorrenza sleale, che danneggia tanto le imprese turistiche tradizionali quanto coloro che gestiscono in modo corretto le nuove forme di accoglienza. È inoltre importante sottolineare la necessità dell’istituzione del registro nazionale degli alloggi turistici e l’adozione di misure che pongano un argine allo spopolamento dei centri storici. Federalberghi ha censito gli alloggi disponibili sul portale Airbnb.it.  Pertanto abbiamo posto proprio stamane l’elenco a disposizione della Guardia di Finanza provinciale, affinché prosegua nell’attività di controllo fin qui svolta con determinazione ed efficienza!

Nella foto Gian Maria Vincenzi

Lascia un commento

La tua email non sarà pubblicata.