Venerdì 30 novembre alle ore 10 nel foyer del Teatro Il Maggiore gli studenti delle quarte scienze umane e delle quinte di tutti gli indirizzi del Liceo Cavalieri parteciperanno al seminario “Educazione sentimentale ed esercizio del pensiero dialogante”, promosso e finanziato dal Consiglio Regionale del Piemonte. Interverranno il professor Paolo Ercolani docente di Filosofia dell’ Educazione nel dipartimento di Scienze dell’Uomo dell’Università degli Studi di Urbino e la dottoressa Giuliana Mieli filosofia e psicoterapeuta. Si parlerà di Storia e critica del pregiudizio misogino, La condizione della donna nella storia, Le differenze di genere da un punto di vista biologico, I giovani di oggi, le relazioni adulte di domani. L’intento è di instaurare un dialogo continuativo e dinamico con i ragazzi, cercando di stimolare una nuova maturità per affrontare le questioni nodali della contemporaneità in campo sentimentale.
Osserva Paolo Ercolani: Quella che abbiamo di fronte, ci dicono gli studi, è una generazione apparentemente felice con le smorfie buffe su snapchat, i sorrisi e le feste su Instagram o su Facebook. Ma basta approfondire un po’ la questione per scoprire che, in realtà, abbiamo a che fare con la generazione sull’orlo della più grave emergenza di salute psicologica giovanile da decenni a questa parte. Anche se in superficie va tutto bene, anche se all’apparenza la loro vita è piena di amici, relazioni e interazioni, questi ragazzi si rivelano delle vere e proprie solitudini comunicanti, in preda a un sostanziale analfabetismo emotivo e relazionale. In questo senso, l’educazione sentimentale si rivela un momento necessario per provare a contenere o addirittura rimuovere quella che va considerata a tutti gli effetti come un’emergenza sociale.
Aggiunge Giuliana Mieli: Dal momento del concepimento fino all’età adulta, che secondo l’Organizzazione Mondiale della sanità si raggiunge a 24 anni, l’individuo ha bisogno di essere guidato per raggiungere un’adeguata maturazione affettiva. Il progetto ha il pregio di mettere in luce questo aspetto, riconoscendo l’importanza del mondo delle emozioni e della dialettica fra due modalità affettive fra loro complementari, attinenti alla sfera maschile e a quella femminile, che devono interconnettersi per favorire l’emancipazione della persona. Nella storica separazione fra mondo della ragione e mondo naturale l’ambito dei sentimenti è stato ingiustamente dimenticato; riscoprirlo gioverebbe non solo agli adolescenti, ma anche agli adulti e alla qualità delle loro relazioni.