Giornata tumultuosa per le commissioni consiliari. Dopo la richiesta della mozione di censura nei confronti del presidente della sesta commissione Filippo Marinoni e l’annuncio delle dimissioni dalla presidenza della quarta commissione di Renato Brignone, anche Giorgio Tigano annuncia le sue dimissioni dalla commissione sanità. L’esponente del Fronte Nazionale esprime solidarietà a Brignone e così giustifica la sua decisione in una lettera a lui inviata: Qualcuno non ha capito che le Commissioni sono organo istituzionale del Consiglio e non della Maggioranza. La questione sul tavolo Sanità lo dimostra . Ricordo bene che quando, in occasione della prima riunione sull’argomento, avendo io presentato delle osservazioni a nome del Fronte , tu hai preferito non illustrarne il contenuto per evitare condizionamenti di parte. Ho capito le tue ragioni di allora e ho acconsentito in quanto era giusta la tua impostazione di un argomento da trattare in modo condiviso tra tutti senza etichette di partito. Quale è stato il risultato? Non si è mossa foglia prima che si conoscessero le intenzioni dell’assessore PD Saitta; e questo con la chiara intenzione di non smentire o criticare le decisioni del PD regionale. IO a questo gioco non ci sto. Il problema doveva affrontare l’ operatività delle emergenze sul territorio ( Dea per intenderci) , ma la Regione ha aggirato l’argomento parlando di Medicina territoriale che è altro, sia pure importante, argomento. I giochi ora sono fatti , tutti dietro al carro PD: sindaci del Verbano, Ordine dei Medici, Sindacato medico. Chiuderanno un Dea con grave compromissione della emergenza e apriranno, forse nuovi carrozzoni per la medicina territoriale . Le mie osservazioni depositate a nome del Fronte Nazionale non erano frutto di ideologia di partito ma conseguenti di oltre 41 anni di esperienza vissuta sul campo. Non ne vogliono discutere? Pazienza. Non intendo impegnare il mio tempo ad avallare situazioni che non condivido per cui seguo il tuo esempio e mi dimetto dalla Commissione Sanità.
Nella foto Giorgio Tigano con Sara Bignardi del Fronte Nazionale.
