
È Carla Maria Russo con I Venturieri (2021, Piemme) ad aggiudicarsi il premio letterario Amalago 2023/24 (organizzato dalla omologa associazione verbanese)e il relativo trofeo, opera d’arte del Maestro Marco Nereo Rotelli. Sono stati premiati anche Andrea Frediani con Il nazista che visse due volte (2022, Newton Compton Editori), che ha ricevuto il Premio Speciale delle Scuole, e Luigi Barnaba Frigoli con Guerriera (2022, Rizzoli), a cui è andato il Premio Speciale Agar Sorbatti per la creazione di un personaggio femminile di particolare rilievo. Tutti i premiati hanno ricevuto, oltre a diploma e trofeo, anche un interessante riconoscimento economico. Un premio speciale, opera dell’artista Masterbee, è stato donato dall’autore al Presidente Giovanni Grasso.
La premiazione al Grand Hotel Bristol di Stresa è stata presentata da Elena Croci e Giancarlo Lacchin e animata dal giornalista Roberto Alessi. Sul palco hanno preso la parola anche Sibyl von der Schulenburg (coordinatrice del premio), il presidente della Commissione dei Tecnici Giovanni Grasso, oltre a Massimo Ciaccio (presidente di Amalago), all’Assessore di Stresa Carla Gasparro e ai presidi delle scuole che hanno costituito gruppi di lettura e hanno partecipato alla valutazione. Dei cinque membri della Commissione Tecnica che stabilisce i finalisti, erano presenti Sibyl von der Schulenburg, Marco Fornasir e il presidente Giovanni Grasso; assenti giustificati Flavio Santi, valente autore e letterato, e Giuseppe Polimeni, riconosciuto riferimento per la linguistica italiana e membro dell’Accademia della Crusca. Interessante il dibattito animato da Lina Senserini che ha dialogato con i premiati. Il libro che ha vinto il premio racconta la saga familiare degli Sforza, signori di Milano, con dovizia di particolari sulla vita al tempo dei capitani di ventura, sulla condizione femminile e sui rapporti di forza fra stati. Carla Maria Russo è laureata in Lettere Moderne all’Università di Milano. Ha insegnato al Liceo Classico prima di passare alla ricerca storica e alla scrittura. Ha pubblicato tredici romanzi, l’ultimo è La figlia più amata.
Questa edizione del premio ha visto in gara nove romanzi storici, individuati dal Gruppo di Candidatura e selezionati dal Comitato di Gestione. La Commissione dei Tecnici presieduta da Giovanni Grasso, ha decretato la terna dei finalisti. L’ultima valutazione era riservata alla Giuria dei Recensori (composta da circa 40/50 recensori di blog e professionisti), con il compito di leggere e valutare i libri finalisti. A questa valutazione si è affiancata quella di scuole dei Comuni che si affacciano sul Lago Maggiore: Liceo Scientifico Sereni di Luino, Liceo Classico-Scientifico Bonaventura Cavalieri di Verbania, Istituto di Istruzione Superiore Ferrini Franzosini di Verbania e Liceo Scientifico Piero Gobetti di Omegna.
FOTO di Manfredo Pinzauti Foto 1: La vincitrice Carla Maria Russo (al centro), con Sibyl von der Schulenburg e Giovanni Grasso. Foto 2: I tre scrittori approdati alla finale. Da sinistra: Carla Maria Russo, Andrea Frediani e Luigi Barnaba Frigoli. Foto 3: I tre libri finalisti del premio Amalago e il piatto creato dal maestro Marco Nereo Rotelli