AGGREGAZIONI DI COMUNI: NEL CANTON TICINO SI PREPARA UNA RIFORMA RIVOLUZIONARIA

Nell’immagine tratta da “Il Giornale del Ticino”, la cartina generale del cantone di domani.

Da tempo si parla in Italia di aggregazioni di Comuni, un argomento che interessa in particolare territori montani come il Vco. Tutti a parole sono d’accordo su un processo di razionalizzazione delle amministrazioni locali e contenimento della spesa pubblica sempre più necessario, ma che incontra  di continuo ostacoli e resistenze. Mentre le discussioni proseguono, è interessante notare al riguardo cosa sta accadendo nel vicino Canton Ticino, dove nei giorni scorsi è stato presentato il “Piano cantonale delle aggregazioni” che entro il 2020 dovrebbe cambiare volto al territorio con un cambiamento che ha del rivoluzionario. Basti pensare che gli attuali 135 Comuni, già prodotto di numerose fusioni,  entro il 2020 dovrebbero addirittura ridursi a 23!  In sostanza: Bellinzona, 17 Comuni monoblocco; Locarno, tutti insieme sponda sinistra e sponda destra della Maggia; Lugano, realtà unica dalla Valcolla a Morcote più Muzzano; lo stesso per  Mendrisiotto e Basso Ceresio,  con la denominazione di Comune della Val Mara; due identità per il Malcantone, lo stesso per il Vedeggio.  Obiettivo del piano è quello di garantire un rafforzamento dei Comuni in ambito cantonale e federale,  migliorandone le potenzialità anche sul piano finanziario. 

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