AL MAGGIORE “IL BERRETTO A SONAGLI”

AL MAGGIORE “IL BERRETTO A SONAGLI”

Giovedì 6 dicembre 2018 alle ore 21 al Teatro Il Maggiore va in scena “Il berretto a sonagli”, una delle commedie più popolari di Luigi Pirandello, con Sebastiano Lo Monaco e Marina Biondi in collaborazione con Festival La Versiliana di Pietrasanta e Teatro Luigi Pirandello di Agrigento.  Costruzione Scene Keiko Shiraishi, costumi Cristina Da Rold, musiche Mario Incudine, luci Nevio Cavina, regista collaboratore Antonio Ligas, aiuto regista Maria Laura Caselli, aiuto scenografo Matteo Bianco, regia Sebastiano Lo Monaco.

Disponibilità di biglietti ancora media. In vendita online sul sito del Maggiore (http://www.ilmaggioreverbania.it/it/biglietti/ ) o presso le sedi comunali (Ufficio relazioni con il pubblico a Intra in via Fratelli Cervi e a Pallanza in piazza Garibaldi.

Una commedia NATA e non SCRITTA, così Pirandello ha definito il suo “Berretto a Sonagli”. Su questo pensiero ho costruito la mia regia: viva e non scritta. Tutti gli attori in questo spettacolo hanno cercato di essere personaggi vivi e veri, più di noi che respiriamo, alternando pianto e riso durante tutto lo svolgimento del dramma. Mi preme però dire la ragione per la quale mi sono appassionato a questo progetto. Il personaggio di CIAMPA, apparentemente grottesco, è in realtà straziante, ma soprattutto è il più moderno degli eroi pirandelliani. Il “Berretto” è la storia di un uomo giovane, poco più di quarant’anni, che tradito dalla moglie accetta la condanna e la pena di spartire l’amore della propria donna con un altro uomo, pur di non perderla. Un tema drammatico e attuale che si voglia o no! Per tradizione questo personaggio è stato affrontato da attori alla fine della propria carriera, ad ogni modo avanti con gli anni. Questo travisava la forza drammatica di CIAMPA, così eroico e pieno di umanità, una umanità silenziosa e astuta che gli dà la forza di difendere la sua infelicità coniugale, contro la società ridicola di quel tempo. Un personaggio insomma apparentemente piccolo ma infinitamente grande.

Sebastiano Lo Monaco

 

 

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