AL PORTO DI CANNERO

AL PORTO DI CANNERO

Cannero e il suo territorio, come gli altri comuni di Ghiffa, Oggebbio e Cannobio, sono dislocati lungo la sponda nord-occidentale del Lago Maggiore che uno studio del Museo del Paesaggio di Verbania – effettuato nel 1998 nell’ambito di “Interreg II” e finalizzato alla valorizzazione della zona – ha definito “La Grande Corniche del Lago Maggiore” per significare il grande valore paesaggistico dell’intero ambito. Quest’ultimo è caratterizzato oltre che dalla eccezionale esposizione panoramica e dal clima mite, dalla presenza di una moltitudine di piccoli villaggi, frazioni dei comuni sopraddetti, ove si possono ritrovare edifici e significativi frammenti degli stessi di chiara ascendenza medioevale che si fondono armonicamente con architetture più tarde sette-ottocentesche e ville datate in genere ai primi decenni del Novecento. I capoluoghi di questo pregevole contesto posseggono composizione di tipologie architettoniche simili a quelle delle loro frazioni per le quali fungevano da riferimento e sono situati sulla riva del lago, un tempo, in quanto principale via d’acqua, sede di traffici e trasporti.
Cannero è uno di questi capoluoghi, l’eccezionale valore storico-ambientale del complesso del suo territorio ove dai pendii si affacciano a lago i nuclei medioevali di Donego, Oggiogno, Cassino, Barbè, Ponte riguarda perciò anche Cannero, che già attorno alla metà del XIV secolo aveva pubblicato i suoi Statuti rustici. Il suo centro si fregia di antiche evidenze simili e, come tutti i centri lacustri storici, è caratterizzato da strette vie sulle quali si affacciano edifici che, pur nelle loro varie datazioni fino ai primi decenni del Novecento, formano un insieme armonico. Tale armonia riguarda anche il porticciolo, punto di particolare rilevanza e pregio della cittadina, questo ambiente è caro alla popolazione come espressione di identità e appartenenza ed apprezzato dai visitatori come elemento caratterizzante di tutto il centro storico.
In questi luoghi ogni intervento edilizio non rispettoso dell’insieme compromette inevitabilmente il tutto e toglie per sempre il pregio del sito. Ciò vale anche, in generale, per tutta la sponda nord-occidentale del Lago Maggiore, la “Grande Corniche”.
Molto spesso le Amministrazioni comunali hanno praticato politiche edilizie irrispettose delle caratteristiche ambientali e storico-architettoniche, forse cercando di perseguire fini di incremento economico del Comune amministrato, ma non c’è eventuale risultato economico che ripaghi della perdita dei valori storico-ambientali. Specie nelle zone come quella del Verbano Cusio Ossola, che sono ormai deindustrializzate e però godono ancora di pregevoli risorse ambientali, lo sfruttamento economico va inteso a fini sia turistici che culturali, ciò si realizza valorizzando ambiente, agricoltura e storia, non alterando o distruggendo la “materia prima” che permetterebbe il risultato.

Nelle immagini qui sotto un intervento di ristrutturazione/ampliamento in procinto di essere discusso/realizzato nel porto di Cannero.

intervento_cannero

Lascia un commento

La tua email non sarà pubblicata.