ALBERTELLA PRESENTA LA CITTA’ DEI BALOCCHI COME MODELLO DI SVILUPPO PER VERBANIA

ALBERTELLA PRESENTA LA CITTA’ DEI BALOCCHI COME MODELLO DI SVILUPPO PER VERBANIA

Oggi pomeriggio  a nome delle liste Verbania Futura e Leali con Verbania che ne sostengono la candidatura a Sindaco, Giandomenico Albertella ha illustrato in una conferenza stampa  l’evento “La Città dei Balocchi” che da un trentennio si svolge con grande successo a Como come modello di sviluppo esportabile che in una sola stagione potrebbe aprire le porte, a cominciare dal periodo natalizio, alla destagionalizzazione del turismo di Verbania e dell’intera Provincia, importante obiettivo del suo programma amministrativo.. Con lui era Daniele Brunati, presidente del Consorzio Como Turistica e coordinatore de “la Città dei Balocchi”. Ecco il comunicato stampa diffuso dopo l’incontro:

“Siamo qui – ha esordito Albertella – per presentare quello che è un modello di sviluppo che avrebbe una ricaduta effettiva e immediata sul territorio: il Natale di Verbania, o nel nostro ideale dell’intera Provincia, sarebbe un evento tanto dirompente da garantire non solo un turismo di dodici mesi all’anno ma soprattutto un indotto formidabile per la nostra città”.

Protagonista dell’appuntamento Daniele Brunati, presidente del Consorzio Como Turistica e coordinatore de La città dei Balocchi, che quel modello lo incarna per eccellenza. Tra i dati certificati presentati l’indotto registrato dal Codacons è stato di 20/25 milioni in 45 giorni. Con cifre che nel pre-pandemia certificavano un transito di oltre 2 milioni e 300mila persone in città.  Nata come manifestazione di Como, la Città dei Balocchi è diventata nel corso delle sue trenta edizioni un modello esportabile e ritagliabile su diverse realtà: Cernobbio, Gorizia e Sondrio ne sono un esempio.   Il viaggio con la realtà aumentata fino alla casa di Babbo Natale, il primo presepe olografico, le città trasformate da giochi di luce, alberi e torri parlanti e giochi ad acqua non inquinanti grazie a un brevetto proprio detenuto da Consorzio Como Turistica. Queste alcune delle possibilità realizzabili anche a Verbania.  

Daniele Brunati commenta: “Città dei Balocchi racchiude più aspetti: grandissima capacità organizzativa, tecnologie all’avanguardia, eventi formativi, laboratori, proiezioni videomapping, grandi attrattive e una spiccata attenzione per la sostenibilità e la solidarietà, ad esempio con l’iniziativa “Un Dono a Natale” che ha regalato 1.300 pacchi alimentari a famiglie in difficoltà per quattro edizioni. Chiaramente il modello va applicato e proporzionato, cucito con estrema abilità alle singole realtà. Il Lago Maggiore in questo senso ha enormi potenzialità, come Verbania d’altro canto. Il turismo a Como è stato di fatto destagionalizzato da Città dei Balocchi; aperta la via, anche grazie a un indotto di oltre 20 milioni in 40 giorni, il territorio ha potuto esprimere al meglio la sua vocazione turistica”.  

Albertella aggiunge: “Verbania avrà un Natale vero, proprio, attrattivo e divertente per tutti i verbanesi. Avrà Turismo 12 mesi all’anno. È chiaro a tutti che questo non può essere un incontro programmatico ma l’incontro con l’eccellenza che è Città dei Balocchi fa capire cosa stiamo studiando e cosa auspichiamo per Verbania. Una città viva,  un capoluogo che traini indotto e attrattività. Eventi di questa portata sono realizzabili e rappresentano un’autostrada per i nostri commercianti e non solo”.

NELLA FOTO Giandomenico Albertella

  1. Caro amico, ti scrivo, così mi distraggo un po’
    E siccome sei molto lontano, più forte ti scriverò
    Da quando sei partito c’è una grande novità
    L’anno vecchio è finito, ormai
    Ma qualcosa ancora qui non va
    Si esce poco la sera, compreso quando è festa
    E c’è chi ha messo dei sacchi di sabbia vicino alla finestra
    E si sta senza parlare per intere settimane
    E a quelli che hanno niente da dire
    Del tempo ne rimane
    Ma la televisione ha detto che il nuovo anno
    Porterà una trasformazione
    E tutti quanti stiamo già aspettando
    Sarà tre volte Natale e festa tutto il giorno
    Ogni Cristo scenderá dalla croce
    Anche gli uccelli faranno ritorno
    Ci sarà da mangiare e luce tutto l’anno
    Anche i muti potranno parlare
    Mentre i sordi già lo fanno
    E si farà l’amore, ognuno come gli va
    Anche i preti potranno sposarsi
    Ma soltanto a una certa età
    E senza grandi disturbi qualcuno sparirà
    Saranno forse i troppo furbi
    E i cretini di ogni età
    Vedi, caro amico, cosa ti scrivo e ti dico
    E come sono contento
    Di essere qui in questo momento
    Vedi, vedi, vedi, vedi
    Vedi caro amico cosa si deve inventare
    Per poter riderci sopra
    Per continuare a sperare
    E se quest’anno poi passasse in un istante
    Vedi amico mio
    Come diventa importante
    Che in questo istante ci sia anch’io
    L’anno che sta arrivando tra un anno passerà
    Io mi sto preparando, è questa la novità
    Lucio Dalla, un poeta…… peccato che di poesia in questo caso ce ne sia proprio poca……

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  2. Alberto Spriano 31 Maggio 2024, 21:15

    Verbania dai molti problemi.
    Verbania è e resta sempre in bilico.
    Cosa ne sarà di Verbania e dei Verbanesi che restano?
    Supermercati a iosa, università ancora nessuna, luoghi dell’industria degradati e da bonificare, giovani che se ne vanno, vecchi che rimangono, ospedale Unico, si, forse, no, Castelli da difendere, Castelli da riorganizzare.
    Verbania che spera o che si arrende.
    Tra la Verbania che spera vanno di diritto gli eventi, quelli che mancano da troppo tempo e che vengono ancora ricordati nel nome “Verbaniamilleeventi”.

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    • Beh, credo sia normale che gli anziani restino, come pure che, causa l’ alto tasso di denatalità, di giovani ce ne siano sempre meno. Riguardo la città dei balocchi, credo sia in linea col programma elettorale dell’ isola che non c’ e’ di Peter Pan.

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      • Alberto Spriano 1 Giugno 2024, 13:57

        Denatalità?
        Un territorio dev’essere capace di attrarre competenze e giovani talenti. Verbania non dispone di una sede universitaria, di un ospedale ad alta specializzazione, di start up, di porti turistici e di cantieristica.
        Due le piccole industrie, turismo inesistente per 9 mesi l’anno, florovivaismo in declino, agricoltori più unici che rari, nessuna area fieristica, inesistenti gli eventi degni di questo nome.
        Per quanto attiene alprogramma elettorale, esso non è giuridicamente vincolante, contiene tipicamente promesse e impegni specifici, diversamente da un piano strategico territoriale che definisce obiettivi strategici e azioni prioritarie.
        Tuttavia, un programma elettorale dovrebbe evidenziare i problemi, definire le strategie per risolverli, sviluppare i programmi e le azioni necessarie, prevedere le fonti di finanziamento e termini temporali di attuazione oltre a creare una specifica ed attrattiva identità cittadina capace di promuovere i valori unici ed esclusivi del territorio attraverso le tecniche e le attività di marketing ben diverse dallo scrivere su una rotatoria “Verbania città di Villa Taranto”.

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        • Ecco, appunto, la città dei balocchi…. Purtroppo vedo che anche tu concordi sull’annosa problematica che tra il dire ed il fare c’è di mezzo il lago.

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          • Alberto Spriano 2 Giugno 2024, 8:40

            Verbania dispone di un’arena da 2.000 posti, il CEM 560.
            Verbania ha tutto ma non ha niente.
            Giardini di Villa San Remigio chiusi ed inagibili, Villa Giulia che potrebbe e dovrebbe essere una delle tappe itineranti della galleria d’arte moderna di Verbania assieme a palazzo Biumi Innocenti, al foyer del CEM, a Villa Simonetta e ai tanto spazi pubblici all’aperto adatti ad ospitare installazioni d’arte contemporanea e ben altro ancora.
            Se una città non esprime cultura e non organizza eventi cos’altro può offrire ai turisti ed alla Cittadinanza?
            https://www.youtube.com/watch?v=drjaklZBV_Y
            https://lanostrastoria.ch/entries/3ELXREr7zbO

          • Eh, la Svizzera italiana, così vicina e lontana allo stesso tempo….

          • Alberto Spriano 2 Giugno 2024, 13:28

            The Floating Piers di Christo ha generato per l’indotto turistico del Lago d’Iseo un impatto economico di circa 49 milioni di euro durante i 16 giorni di apertura dell’installazione.
            Cannobio nel suo piccolo ha ospitato Mimmo Paladino con “Non avrà titolo” e la doppia di Cracking Art. Non pochi i visitatori.

      • Sono daccordo con entrambi, con SINISTRO è palese, andiamo di pari passo e come se no? Anche con Spriano lo sono, seppure bisognerebbe fare alcune considerazioni. Le superfici occupate dai supermercati….. certo, ce ne sono troppi, investono soldi loro in spazi privati, quindi….. Le aree industriali degradate non è facile perchè appunto prima di edificare bisogna bonificare…. a carico di chi? Sull’ospedale mi sono già espresso ed è meglio che passo e vado avanti…. è il mio pensiero, credo che chi prova la realtà odierna non può far altro che darmi ragione. I giovani vanno a lavorare in Svizzera e chi li ferma più……. Rispetto gli eventi, certo sono importanti anche loro, pensare di basare la propria campagna elettorale su questi mi sembra un pò troppo riduttivo, certo che per propagandare “eventi” sono necessari spazi, luoghi che possono attirare gente, parrebbe che il lungolago di Pallanza e quello di Intra non siano adeguati, ci vogliono PARCHEGGI, è questa l’idea….. mi sembra una offesa verso l’intelligenza degli interlocutori…..

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        • Caro amico Ghiffa, leggendo questo articolo mi ricordo di quel famoso progetto intitolato Fonopoli di quel cantautore romano, ora un po’ in penombra pure lui: rimasto sulla carta e mai decollato!

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        • Alberto Spriano 1 Giugno 2024, 21:35

          Il Piano del Commercio è facoltà e responsabilità dell’Amministrazione Comunale che governa le trasformazioni del territorio non delle società di trasformazione immobiliare che investono soldi in centri commerciali solo dove trovano condizioni per loro favorevoli per poterlo fare.
          Il Piano del Commercio definisce nell’ambito del PRG trasformazioni che assumono rilevanza strategica in quanto disciplinano l’esercizio del commercio sul territorio comunale.
          La prevalenza di localizzazioni commerciali nel territorio comunale e la diversificazione merceologica sempre più vasta, comporta di fatto la chiusura degli esercizi di vicinato, i negozi che caratterizzano i piani terra dei nuclei storici di Intra, Pallanza, Suna, gli spazi pubblici e i percorsi pedonali pubblici storici dei centri Verbanesi.
          È il Piano del Commercio lo strumento che determina uno sviluppo equilibrato, ordinato e sostenibile di tutto settore commerciale e per tutti gli operatori economici, dal piccolo negozio di vicinato da tutelare, ai supermercati che intensificano traffico, inquinamento veicolare, non ambendo ad offrire occasioni di rigenerazione urbana.
          Per le aree post industriali, accertato l’inquinamento, se non sono siti orfani, sono imposte procedure di legge a carico dei responsabili. Diversamente, si ricorre al Programma nazionale di finanziamento degli interventi di bonifica e ripristino ambientale dei siti orfani se questi luoghi rappresentano un problema ambientale e sanitario, causando danni alla salute umana e all’ambiente. A Verbania c’è ne sono?
          Più che di ospedale bisogna parlare di carenze di competenze, di professionalità, di assistenza sanitaria rapportate ai costi del servizio che viene offerto ai cittadini. Il solito rapporto tra costi e servizi, un concetto fondamentale che misura l’efficienza con cui un’organizzazione utilizza le proprie risorse per fornire un servizio a noi.
          I giovani laureati vanno a lavorare dove c’è e dove trovano il lavoro che loro hanno scelto di affrontare studiando per crearsi le proprie competenze e per aumentare la loro professionalità.
          Gli eventi sono fondamentali, lo ha dimostrato nel 2004 Livio Vacchini ripensando e rilanciando il festival del cinema di Locarno rendendolo di fatto internazionale attraverso la sua visione innovativa che ha portato a una profonda trasformazione dell’evento, con un nuovo focus sul cinema d’autore e una maggiore attenzione all’esperienza del pubblico. Vacchini ha anche progettato un nuovo spazio per le proiezioni in Piazza Grande, il cuore del festival, che è diventato un’icona riconosciuta a livello internazionale.
          Piazza Garibaldi, il lungolago di Pallanza, Villa Taranto, i giardini di Villa San Remigio per chi li ha visti e l’arena, sono spazi pubblici d’elezione per eventi che potrebbero e devono essere carismatici per l’intera provincia.
          Per i parcheggi, se perdureranno ulteriori ritardi nella realizzazione del programma urbano parcheggi, non resterà che aspettare l’avvento di nuove tecnologie che una volta diffuse relegheranno in secondo piano l’auto privata e il trasporto pubblico su gomma favorendo servizi di mobilità personale on demand.

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          • L’ arena? Piuttosto il CEM. Ad ogni modo, per una tale rivoluzione copernicana credo ci vorranno una ventina di lustri….

  3. Cittadino insoddisfatto 2 Giugno 2024, 16:15

    L’importante è che ci sia pulizia di questa gente che comanda da troppo tempo. Balocchi, parcheggi, sicurezza o turismo. Basta che gli stalinisti se ne vadano possibilmente in modo definitivo.

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    • Pateticamente patetico, il commento perfetto da parte di chi non ha capito nulla e che non si sforza di capire. Pensare che chi povero di contenuti possa esternare le proprie difficoltà a confrontarsi con l’altrui pensiero mi conforta, vuol dire che c’è posto per tutti…….

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    • Stalinisti o squadristi non cambia proprio nulla. Il cambiamento deve essere innovativo, propositivo, altrimenti e’ solo vecchiume. Ma, visto chi andrà al ballottaggio e probabilmente vincerà, credo che rimarrai ancora più deluso.

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  4. Chi parla di Dx e Sx nel “piccolo” della ns provincia, non ha capito un tubo. Certamente l’estrazione socio-politica ha influenza sulle decisioni ma qui è importante avere strategie e visione a lungo termine e basta. L’esempio di cui ha parlato Alberto (festival del cinema di Locarno) è emblematico. E’ il risultato di una visione che ha portato il “pardo d’oro” (che noi tutti sbeffeggiavamo), ad avvenimento di importanza internazionale con tutto quello che ne consegue.
    Questo manca ed è sempre mancato a Verbania….guardare oltre la campagna elettorale. Cercare di dare continuità politica/amministrativa ai progetti nonostante il sacrosanto turn-over politico.
    Le sfide prossime devono necessariamente passare da una pianificazione che sia solo nell’interesse dei cittadini e del ns territorio senza che possa essere distrutto o modificato dal passare dei soggetti politici che si avvicenderanno sulla scena.
    Oggi mi pare si stia instaurando una gara a chi “la dice più strana” e con le cose strane spesso non sono condivise.
    L’esempio della manifestazione di Como è chiara. Perchè copiare qualcosa che si svolge a 50 Km in linea d’aria? Diventerebbe una competizione tra Laghi? Chi sceglierà l’originale (Como è molto più cara di Verbania) e chi la copia?

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    • Io non ho mai sbeffeggiato il famoso evento di Locarno. Inoltre, nonostante sia risaputo che l’erba del vicino è sempre più verde, ho qualche riserva sul fatto che Verbania sia meno carina di Como.

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      • Non mi riferivo a Lei nell’atto di sbeffeggiare il PARDO. Quando ero giovane (30-35 years ago) ogni qual volta si parlava del “pardo” si rideva perchè, per noi adolescenti, aveva lo stesso valore del “tapiro d’oro”.
        Riguardo a Verbania VS Como….non c’è paragone perchè “ogni scarrafone…..” ma esiste un divario incontestabile tra il ns territorio e il loro anche solo per frequentazione di personaggi importanti.

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        • Beh, non credo che i defunti Silvio Berlusconi, Mike Buongiorno, nonché personaggi ancora in vita come la Michelle Hunziker e Pippo Baudo, solo per citarne alcuni, non siano meno importanti, visto che hanno sempre preferito il Lago Verbano. Senza dimenticare le isole Borromee. Anzi, negli ultimi anni molti si sono allontanati da un altro lago famoso, quello di Garda, in quanto divenuto troppo affollato. Per il resto, concordo sul fatto che occorra fare di più per valorizzare le bellezze nostrane.

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