Gli allagamenti odierni di strade e piazze suscitano già le prime polemiche. Il consigliere comunale Michael Immovilli con il gruppo Forza Italia Berlusconi chiama in causa presunti mancati investimenti da parte di Acqua Novara Vco e solleva l’attenzione sullo stato d’allerta che la città si trova nuovamente ad affrontare, chiedendo all’Amministrazione le soluzioni ex ante adottate per far fronte a una situazione già ampiamente prospettata dal servizio meteo. Coordinamento cittadino e gruppo consiliare di Forza Italia chiedono a che punto siano gli interventi annunciati di pulizia e manutenzione di tombini, tenuto conto che a causa della loto ostruzione si manifestano vasti allagamenti ogni volta che cadono forti precipitazioni. Si osserva che occorre prevedere per tempo un programma di pulizia e manutenzione dei tombini, di competenza del Comune. Non casualmente – aggiunge un comunicato di Forza Italia – nello scorso autunno l’Assessore ai lavori pubblici aveva annunciato in piano di intervento complessivo finalizzato a pulire i tombini e le caditoie delle strade cittadine, addirittura ipotizzando la collocazione di una segnaletica, per ogni tombino, da aggiornare con alcuni colori in modo che i cittadini potessero rendersi conto dello stato degli interventi di pulizia effettuati o ancora da compiersi. Di tale piano, tuttavia, per quanto lodevole nelle intenzioni, non si è saputo più nulla dal momento che i ripetuti e sistematici allagamenti dovuti all’ostruzione dei tombini delle pubbliche vie paiono dimostrare come di interventi di pulizia non vi sia stata traccia da lunghissimo tempo: con i risultati che, purtroppo, vediamo Crediamo che sull’argomento sia opportuno che l’Assessore ai Lavori Pubblici riferisca in Consiglio al fine di capire se di quel piano sia rimasto solo un annuncio o se, al contrario, siano stati fatti passi concreti.
L’assessore ai lavori pubblici Massimo Forni dal canto suo precisa che il piano di interventi cui fa riferimento Forza Italia non riguardava tutta la città ma, come esplicitamente precisato, si trattava di una sperimentazione attuata con il ConSer Vco limitata al quartiere della Sassonia per verificare il modo più opportuno di procedere nell’affrontare un problema a lungo trascurato e di cui l’Amministrazione non si è certo dimenticata.
