ALTRE REAZIONI POLITICHE ALLE DICHIARAZIONI DI PREIONI

ALTRE REAZIONI POLITICHE ALLE DICHIARAZIONI DI PREIONI

Si susseguono le reazioni alle dichiarazioni rilasciate dal consigliere regionale Alberto Preioni a proposito dei medici di famiglia.

 PATRICH RABAINI, COMUNITA’ VB    Inaccettabili affermazioni, quelle rilasciate dal consigliere regionale Alberto Preioni, che tendono a deresponsabilizzare il ruolo della Regione nella quale è capogruppo del partito di maggioranza relativa. In primo luogo, non esiste una salute pubblica e una salute privata.
Esiste il “diritto” alla salute che si estende anche alle strutture private giacchè anche lì i malati sono esseri umani e il servizio erogato è pubblico. La situazione non è certo facile, ma ciò non toglie che chi ha un mandato ad amministrare lo debba fare con profondo senso del dovere, con misura ed equilibrio evitando polemiche inutili e ancor più scriteriate e gravemente offensive. Considero, ancor più in questo particolare momento, del tutto inaccettabili ed estremamente gravi le affermazioni del consigliere regionale Alberto Preioni. Se egli è a conoscenza di comportamenti omissivi da parte di alcuni sanitari faccia denuncia all’Autorità Giudiziaria ma si evitino affermazioni generiche che gettano discredito su di una intera categoria. Voglio, pertanto, esprimere il mio più profondo rispetto e la mia gratitudine a chi, in prima linea, mette a repentaglio la propria vita per salvare quella degli altri. I medici, anche di famiglia, non hanno mai fatto mancare le cure a nessuno pur “a mani nude” stante l’assenza di DPI, difficilmente reperibili sul mercato. Scaricare su di loro quelle che sono state – e sono – le evidenti difficoltà riscontrate anche a livello regionale, è inaccettabile e inevitabilmente deve aprire una analisi sul ruolo di chi critica gratuitamente e immotivatamente.

ROBERTO DE MAGISTRIS, GRANDE NORD   Apprese dalla stampa le improvvide dichiarazioni contro i medici di base del territorio dal nominato (non eletto) consigliere regionale, eviterò  di commentarle dato che sono smentite dall’evidenza dei fatti. Il sottoscritto e la maggioranza dei militanti  del territorio lasciammo la Lega Nord Salvini perché non condividevamo le candidature imposte a tutti i livelli della nostra provincia dai vertici del movimento. Sono ormai palesi, continue ed evidenti le prove che testimoniano che avevamo ragione.  Esprimiamo tutta la nostra gratitudine e riconoscenza a tutto il corpo sanitario regionale e come classe politica ci dissociamo totalmente dalle dichiarazioni del consigliere.

Nelle foto Rabaini e De Magistris

 

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