AMBIENTE VERBANIA, ENTRA IN SCENA NEL CENTROSINISTRA IL NUOVO SOGGETTO POLITICO

AMBIENTE VERBANIA, ENTRA IN SCENA NEL CENTROSINISTRA IL NUOVO SOGGETTO POLITICO

L’ex sindaco Claudio Zanotti, gli ex assessori Giovanni Battista Margaroli e Nico Scalfi ed altri membri del gruppo fondatore hanno presentato ufficialmente in un incontro con gli organi di informazione il nuovo soggetto politico AMBIENTE VERBANIA che fa la sua comparsa sulla scena locale e annuncia le proprie finalità in vista delle prossime elezioni amministrative.  Esso nasce dal confronto in corso da tempo fra alcuni promotori  per interrogarsi sullo sviluppo della città, che è migliorata e si è rinnovata, ma di cui occorre ora affrontare le carenze e le problematiche  relative ad ambiente, politiche della casa, urbanistica, integrazione ed altri temi.  La collocazione è nell’ambito del centrosinistra, per il quale in vista delle elezioni 2024 si vuole costruire come lista autonoma in dialettica costruttiva con il Pd una coalizione in grado di formulare proposte alternative per la costruzione di un modello urbano che sappia rispondere alle nuove esigenze, senza escludere eventuali candidature.   Lo schieramento di centrosinistra dovrà caratterizzarsi per una postura politica i cui elementi costitutivi sono la definizione dei contenuti con criteri di omogeneità e di coerenza programmatica, l’adozione di un adeguato stile di esercizio delle responsabilità politiche apicali ed esecutive,  l’assunzione di un metodo di governo amministrativo che nel processo decisionale rigetti le derive dirigistiche e le tentazioni autoritarie e privilegi il confronto.

Intenso e, perchè no, non privo di sapore provocatorio il titolo del documento programmatico elaborato: VERBANIA, LA SCENA VUOTA DEL NOSTRO FUTURO.  Esso prende le mosse dalla constatazione che si chiude un ciclo amministrativo caratterizzato dalla esecuzione di imponenti e importanti opere resa possibile dalla straordinaria disponibilità di finanziamenti pubblici a fondo perduto da parte di Stato, Regione, Unione Europea per un importo complessivo compreso tra 70 e 80 milioni di euro. Le porossime elezioni comunali segnano l’avvio per la città di una nuova stagione amministrativa in cui occorre colmare il vuoto della attuale scena progettuale per il futuro e questa faticosa costruzione è il compito precipuo che attende la politica. Ecco di seguito in questa ottica  le parole d’ordine frutto delle riflessioni svolte che contrassegnano i nodi problematici emersi e le modalità per riempire il vuoto del futuro.

SALVAGUARDARE, RIGENERARE, PROMUOVERE.   Programmazione e pianificazione hanno rappresentato il buco nero del ciclo amministrativo che si avvia a conclusione, quindi è indispensabile riportare al centro del lavoro politico-amministrativo la costruzione del nuovo piano regolatore generale. In esso tre obiettivi sono inderogabili: arrestare il consumoi dei suoli naturali e inedificati con attenzione particolare a Monterosso, collina di Intra, Piano Grande di Fondotoce, zone verdi del tessuto urbano;  prevedere la rigenerazione delle aree edificate dismesse e degradate;  riportare a utilizzi coerenti con le esigenze della popolazione le unità abitative censite come “non classificate” e le seconde case.  Alla costruzione del Prg si affianca la promozione e valorizzazione delle zone a maggior rilievo ambientale e paesaggistico (Monterosso, riserva del Fondo Toce, Motto di Unchio, sponde dei torrenti), in concomitanza con l’inserimento di porzioni del territorio cittadino nel Parco Nazionale della Val Grande.

FORMARSI, LAVORARE, VIVERE.  Verbania ha conosciuto una profonda trasformazione demografica e socio-anagrafica, con progressivo invecchiamento della popolazione e riduzione della componente giovanile.  Se da un lato non va trascurato il rilievo della fascia anziana,  dall’altro la cosiddetta “questione giovanile” deve riconquistare centralità nell’azione politico-amministrativa.  L’amministrazione deve rafforzare e consolidare settori che affondano le radici nella storia della città (manifattura artigianale e industriale, turismo stanziale e di fruizione, infrastrutturazione digitale, economia di prossimità,…). Costruire percorsi formativi e irrobustire i settori economici in grado di ampliare le occasioni di lavoro è di importanza fondamentale per contrastare l’abbandono della città da parte dei giovani e a ciò deve affiancarsi l’azione per favorire l’accesso al bene-casa.

RAZIONALIZZARE, CRESCERE, INTEGRARE.  La dimensione sovracomunale e provinciale ha accompagnato la storia di Verbania come tratto peculiare della sua vocazione di capoluogo.  Mai come oggi però si avverte la necessità di un radicale processo di razionalizzazione e semplificazione dell’architettura istituzionale del territorio attraverso il rafforzamento dimensionale e demografico degli enti locali per aree omogenee.   Ciò è anche condizione fondamentale per integrare virtuosamente le cosiddette politiche di area vasta che attengono all’organizzazione e all’erogazione dei servizi territoriali.  E comunanza di intenti sarà indispensabile per salvare il servizio sanitario provinciale fatto di strutture ospedaliere e di medicina del territorio.

  1. Mah.. Insomma… Non va trascurata la fascia anziana? Direi proprio che andrebbe massicciamente rafforzata. Un po’ di Greta e un po’ di green politically correct. Buon lavoro e in bocca al lupo comunque.

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    • direi che, come può evincersi del resto anche dal nome, hanno esposto un manifesto programmatico in tipico stile AVS. D’altronde, essendo un ritrovo di fuoriusciti da altro partito, tende per certi versi al riciclo, camuffato da rinnovo alternativo. Peccato che abbiano imbarcato solo alcuni, lasciando altri, forse etichettati come transfughi, volutamente a terra: difatti uno di questi appiedati non l’ha presa decisamente bene ….

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  2. Interrogarsi sullo sviluppo della città?
    Sono decenni che si interrogano sulla medesima questione…..
    Forse sarebbe il momento di agire più che interrogarsi. Non vi pare?
    Forse sarebbe meglio farsi da parte visto che la loro occasione l’hanno già avuta
    e non mi pare sia stata particolarmente proficua.
    Tra l’altro non mi pare un NUOVO soggetto politico, visto che si tratta di Ex sindaci/assessori e che il manifesto è sovrapponibile a tanti altri degli anni passati.
    Ad oggi, se le premesse sono quelle che si sentono in giro, molti non sapranno proprio chi votare l’anno prossimo.

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