ANCHE DAL CENTRODESTRA PROPOSTE PER PALAZZO CIOIA: DEVE DIVENTARE CASA DELLE ARTI E DELLA MUSICA

ANCHE DAL CENTRODESTRA PROPOSTE PER PALAZZO CIOIA: DEVE DIVENTARE CASA DELLE ARTI E DELLA MUSICA

La prospettiva del recupero e della riqualificazione dello storico Palazzo Cioia sul lungolago di Suna e il dibattito sulla sua destinazione suscitano diffuso interesse ed un susseguirsi di proposte. Sostanzialmente in sintonia con le proposte contenute nella lettera aperta del consigliere comunale Giorgio Tigano pubblicata l’altroieri è il comunicato congiunto che riceviamo oggi  da Lega Salvini, Fratelli d’Italia, Forza Italia e che di seguito pubblichiamo proprio a proposito del futuro di Palazzo Cioia:

La naturale destinazione di palazzo Cioia è farlo diventare Casa delle Arti e della musica in particolare”. Nel dibattito in atto sul recupero e utilizzo dello storico edificio sul lungolago di Suna, il centrodestra unito prende posizione e suggerisce all’amministrazione Marchionini la strada da seguire nell’importante fase ­– attualmente in corso di redazione del progetto definitivo ed esecutivo. Palazzo Cioia, va sottolineato, versa ormai da anni in una situazione di profondo degrado e la sua riqualificazione, che comporterà un finanziamento di 5 milioni di euro con fondi Pnrr, dovrà necessariamente tenere conto del parere di tutti, oltre che dei vincoli paesaggistici imposti dalla Soprintendenza. Rispetto al futuro di palazzo Cioia, noi sosteniamo innanzitutto la tesi del restauro conservativo finalizzato a una destinazione culturale al servizio dei cittadini e della collettività: impensabile, come qualcuno vorrebbe, trasformarlo in business per i privati. E proprio in quest’ottica la nostra idea è quella di trasformare l’edificio sunese in Casa delle Arti e della musica in particolare, facendolo così diventare un fiore all’occhiello di tutto il Vco, capace di attrarre in loco aspiranti musicisti provenienti da ogni parte del Paese. Importante in questa fase è predisporre un progetto “intelligente”, in grado di tenere conto dei vari sistemi costruttivi più moderni in campo energetico e non solo, per dare vita a spazi e sale inerenti la musica e le arti in generale. Il tutto, al fine di non farsi poi trovare impreparati. Palazzo Cioia, tra l’altro, potrà anche essere il primo esempio virtuoso di recupero edilizio realizzato attraverso i criteri dettati dal nuovo piano Paisc, che a breve il consiglio comunale si appresterà a discutere. L’obbiettivo di una città che vuole stare al passo con i tempi dev’essere quello di fornire ai suoi cittadini, giovani e anziani, servizi sempre migliori e più efficienti e nostro compito è perseguire ciò con il massimo impegno. Si prosegua dunque nel solco già segnato e si riconsegni palazzo Cioia ai verbanesi.

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