
Ecco di seguito gli ultimi comunicati con cui i gruppi di opposizione ribadiscono le loro perplessità sul bilancio 2015 dopo avere espresso in consiglio comunale il loro voto contrario. Ad intervenire sono Fronte Nazionale, Lega Nord e Forza Italia.
Verbania: Bilancio miope. Nulla di nuovo all’orizzonte.
IL Bilancio 2015 approvato in Consiglio Comunale il 18 Giugno lascia perplessi e delusi. Tutto secondo gli schemi stantii della vecchia politica. Si sono enfatizzati i cambi di inversione rispetto alle numerose tassazioni comunali grazie alle piccole dimininuzioni concesse. Lieve riduzione della TARI ,ma con una riduzione dei servizi. Per quanto riguarda la Tasi rimodulazione con lievi diminuzioni per le fasce ritenute deboli , ma non si è sottolineato che permane la grossa ingiustizia, trattandosi di tassa sulla prima casa , di una mancata detrazione oltre i 91.000 euro di valore catastale che oramai riguarda la gran parte delle abitazioni civili. Assurdo poi l’aumento della Cosap del 5% che va a colpire commercio e attività produttive sempre più in affanno, con danni indiretti per lo sviluppo economico e turistico della città. A fronte di questo si rilevano scelte miopi nel campo degli investimenti ed opere pubbliche. A parte l’ovvio sforzo per la costruzione del parcheggio CEM e la pista ciclabile, ereditata dalla precedente amministrazione, alcune scelte sono al limite dell’assurdo. Si investono 1,800,000 euro (quota comunale 520,000 euro) per la ristrutturazione di Villa San Remigio (strada di accesso interna e Villa) che il Sindaco si è accollata in comodato d’uso dalla Regione per 50 anni! In pratica nessun aumento del patrimonio ma solo una assunzione di debiti che la Regione evidentemente non poteva accollarsi. E questo con la prospettiva di un altro “Centro Culturale” che di fatto può solo togliere iniziative al CEM sul quale bisognerebbe concentrare tutti gli sforzi per evitare un fallimento del progetto. In compenso si lasciano nel degrado Villa Giulia , unico possibile fiore all’occhiello di Pallanza ed il prestigioso , ma cadente, Palazzo Cioia di SUNA. A che servono gli sforzi di richiamo su Verbania col Giro d’Italia se si offrono strutture di richiamo sul Lungolago in condizioni critiche ? Sono scelte azzardate che compromettono il rilancio turistico della città. Infine scelte criiticabili in ambito sociale che sono costate al Sindaco il voto contrario della Sinitra radicale e la uscita di un consigliere dalla maggioranza. L’avvio dell’abolizione del Bonus Bebè toglie l’aiuto mirato ai neotati nel primo anno di vita in un momento in cui la natalità andrebbe incentivata. La vendita poi degli appartamenti di Via Case Nuove destinati alle famiglie , in un momento di grave carenza abitativa, la dice poi lunga sulla reale vocazione di sinistra della Giunta Marchionini e del PD. Il Capogruppo Tigano del FN, dichiarandosi convintamente contrario a questo Bilancio, ha denunciato tutto questo senza avere risposte esaustive dalla amministrazione.
Fronte Nazionale Giorgio Tigano, Capogruppo Sara Bignardi , Consigliere
È una questione morale
la gestione di tutto l’iter che ha portato all’approvazione di un Bilancio di previsione fantascientifico sul quale anche la Corte dei Conti ha espresso critiche e un chiaro richiamo, naturalmente ignorato. Ignorato anche dal Collegio dei Revisori dei Conti, ma la domanda che sorge spontanea è la seguente: “a prescindere dalla valutazione dei contenuti del bilancio e dall’iter irrispettoso del Regolamento Comunale con riferimento alla gestione delle Commissioni Consigliari presiedute da chi oggi si chiama fuori, come il presidente Di Gregorio, con la benedizione del Presidente del Consiglio e del Segretario Generale che avvallano scelte contro quegli stessi regolamenti che dovrebbero tutelare e garantire, omettendo quindi di esercitare la loro funzione di garanti del rispetto delle regole del funzionamento del Consiglio. Ci chiediamo quale Collegio dei Revisori dei Conti ha avvallato questo bilancio poiché il collegio uscente è decaduto il 12 giugno e il nuovo si è insediato il 13 dello stesso mese.
Ci giunge notizia però che un membro del nuovo collegio, dal momento che le previsioni circa il trattamento economico previste dal bando non sono state rispettate, ha dato le dimissioni subito dopo esser stato eletto, quindi prima dell’approvazione del Bilancio Comunale del 19 giugno.” A parte qualsiasi valutazione di ordine legale o di correttezza e trasparenza riteniamo che un’amministrazione corretta avrebbe rinviato l’approvazione del Bilancio a dopo l’insediamento di un Collegio dei Revisori dei Conti legittimo e legittimato.
Nei peggiori bar di Intra qualcuno dice, ma non ci crediamo, che forse un nuovo Collegio non avrebbe approvato un bilancio così fantasioso, irrispettoso delle regole e mal gestito in fretta e furia in tutto il suo iter.
Sezione cittadina Lega Nord Il segretario Roberto De Magistris
Note e osservazioni al bilancio di previsione 2015
Da una disamina analitica del Documento Unico di Programmazione che, come noto ha sostituito la relazione previsionale programmatica e consente una lettura sinottica tra le linee e gli obiettivi che l’Amministrazione si è posta nel proprio mandato amministrativo con l’attuazione operativa delle stesse, vogliamo entrare nel merito di una serie di scelte e di indirizzi che caratterizzano questo strumento finanziario , rispetto ai quali esprimiamo forti perplessità
Ci chiediamo quale possa essere l’utilità per la funzionalità di una macchina complessa ed articolata, quale quella del Comune di Verbania, nella quale per giunta al Segretario Generale competono le funzioni di coordinamento dell’operato dei dirigenti (e nel caso del nostro Comune, a nostro giudizio impropriamente anche deleghe dirigenziali che invece avrebbero dovuto rimanere in capo agli altri dirigenti) di dover condividere l’operatività del servizio di segreteria generale con i comuni limitrofi a Verbania, con ciò inevitabilmente sottraendo un apporto indispensabile al funzionamento ed al coordinamento della macchina comunale. Avremmo voluto leggere a questo riguardo non la semplice enunciazione di un tiolo ma, a dire il vero, una descrizione analitica dei contenuti attraverso i quali dare seguito concretamente all’attuazione di tale obiettivo.
A questo riguardo abbiamo espresso e rimarchiamo un “no” convinto alla dismissione del plesso di Via Case Nuove in quanto scelta non coerente con la finalizzazione di questo progetto alle esigenze di “housing sociale” per le quali è stato concepito: ricordiamo che esso si iscrive nel programma di edilizia residenziale pubblica “c.d 10 mila alloggi” avviato dalla Giunta Regionale (Giunta Bresso nel 2007) e successivamente implementato negli anni 2009 – 2012 anche per effetto delle misure del c.d. “Piano casa2: la finalizzazione delle risorse sottese al progetto non può giustificare assolutamente una normale dismissione di questo immobile, alla stregua di qualsiasi altro bene immobile ritenuto non più coerente con le finalità istituzionali dell’Ente. Riteniamo che vi possano essere concreti dubbi di legittimità di tale scelta.
Così come altrettanto convinto e motivato è il nostro parere negativo rispetto alla vendita dell’ex casa della gomma che, come noto, non è semplicemente la sede di un’attività commerciale ora in disuso, bensì parte integrante di un plesso storico quale l’ex Palazzo Pretorio di Intra e che, pertanto, deve essere ricondotta ad una riqualificazione coerente e funzionale a quella dell’intero immobile.
Nulla vediamo rispetto al futuro di Villa Simonetta: per quanto l’alienazione di questo immobile è assai difficile (prova ne sia che i precedenti tentativi di alienazione sono andati deserti – ultimo quello del 2011 al prezzo di perizia di 1.140.000 euro) crediamo che l’Amministrazione debba farsi cura o di inserire il recupero di questo immobile nel contesto di qualche progetto di rigenerazione urbana – o, in alternativa, di rinegoziare con la Soprintendenza – che ha rilasciato nel 2010 il nulla osta all’alienazione – i limiti entro i quali l’eventuale recupero del bene sarebbe stato possibile una volta alienato: infatti la prescrizione della Soprintendenza rispetto alla preservazione dell’attuale suddivisione degli spazi interni seppure è funzionale a non alterare l’originalità del bene, ne preclude le possibilità di alienazione ad esempio a finalità residenziali dal momento che non trovano spazio possibilità di recupero del bene ad uso uffici o di sede di servizi terziari,
Apprezziamo il riferimento alla necessità di una riqualificazione di PalazzoCioja – peraltro ormai inagibile: il riferimento è tuttavia generico e crediamo che la finalizzazione della candidatura ai bandi emblematici della Fondazione Cariplo di Villa San Remigio – bene peraltro non del Comune ma della Regione – abbia di fatto costituito la perdita di un’occasione irripetibile per costruire una sinergia tra Comune e più Fondazioni al fine di attuare l’indirizzo di realizzare a Palazzo Cioja la scuola di formazione dei maestri d’orchestra con la Fondazione “La Verdi” – (progetto sul quale la precedente Amministrazione nel 2011 aveva stretto uno specifico accordo di collaborazione con tale Fondazione): recupero del bene a questa finalità culturale e formativa per giunta costruendo una sinergia con il CEM, dotato di golfo mistico, consentirebbe di radicare a Verbania in modo stabile una presenza orchestrale di livello.
La limitata capacità di indebitamento dell’ente, anche in ragione del rispetto degli stringenti parametri del Patto di Stabilità, non consente purtroppo l’impiego di significative risorse nella realizzazione di opere pubbliche di rilievo, salvo dover concentrare le disponibilità esistenti nella manutenzione del patrimonio comunale e nei necessari piani annuali di asfaltature. In questo contesto, progetti pur importanti e condivisibili quali quelli che nascono dalla necessità di riqualificare Piazza Fratelli Bandiera e, a nostro avviso, di completare il recupero e la riqualificazione dell’argine del San Bernardino dal terzo ponte sino al Plusc – per dare continuità al primo asse di intervento da poco realizzato, impongono di individuare forme di finanziamento alternativo similari al PISU che tanto è servito alla nostra Città per le opere degli ultimi anni. Viceversa, il rischio sarà quello di lasciare sulla carta linee progettuali di sviluppo importanti per la nostra Città nei prossimi anni.
Vorremmo inoltre conoscere in dettaglio a che punto sia lo stati di svincolo delle risorse per il finanziamento della pista ciclopedonale tra Fondotoce e Suna – necessaria a convogliare i campeggiatori nell’area commerciale di Verbania e ad assicurare che il turismo camperistico possa costituire un polmone utile allo sviluppo ed alla sostenibilità del commercio cittadino: sul tema sappiamo che la provincia svolge un ruolo di regia fondamentale ma nulla è dato conoscere rispetto ai tempi di disponibilità delle risorse necessarie, posto che l’alternativa era quella di reperire queste risorse dalle opere compensative di cui anche Verbania avrebbe dovuto beneficiare in conseguenza delle azioni di risarcimento per i danni derivanti dall’inquinamento da DDT del Lago Maggiore nel 1996. Due filoni di finanziamento diversi per tempistica e modalità sui quali tuttavia manca una chiara informazione da parte dell’Amministrazione, di tal che il richiamo a questa opera rischia di essere nulla di più che una mera petizione di principio.
In relazione ai possibili contenuti ed allo sviluppo delle sinergie di inserimento del CEM nei percorsi di collaborazione con il Teatro Coccia di Novara – a cui si è fatto riferimento nella serata di presentazione dell’opera a gennaio – nulla vediamo ora, seppure si trattava di uno spunto di lavoro interessante e che avrebbe dovuto affiancare le altre indicazione previste a tale riguardo nel DUP
Sollecitiamo l’Amministrazione anche a dare segnali di vita rispetto al tema della costruzione del piano particolareggiato dei dehor, finalizzato a dare una veste elegante, coerente ed uniforme ai dehor degli esercizi commerciali di Suna, Pallanza ed Intra sulla traccia di analoghe iniziative intraprese con successo da tempo da alcuni comuni rivieraschi quali Cannobio.
Gruppo consiliare di Forza Italia