AZIENDE EDILI CHIUDONO L’ATTIVITA’

AZIENDE EDILI CHIUDONO L’ATTIVITA’
Con grande senso di responsabilità e superando dubbi ed incertezze, Ance – Associazione Nazionale Costruttori Edili -del Vco riscontra la sensibilità delle proprie aziende.  Il presidente Rino Porini rileva che dalle aziende sono giunte segnalazioni di grande difficoltà operative nel conciliare la prosecuzione dei lavori con le nuove disposizioni, come l’impossibile sfida di reperire mascherine idonee o altri dpi, la chiusura dei posti di ristoro, la difficoltà di mantenere le distanze di sicurezza, il rischio connesso all’elevata mobilità dei cantieri sul  territorio con conseguente possibilità di contagio diffusa all’esterno dei luoghi di lavoro. Nemmeno l’ultimo Decreto ha saputo rilevare la difficoltà, tipica dell’attività edile, di poter operare in sicurezza e di conseguenza in completa autonomia la maggior parte delle aziende hanno spontaneamente predisposto la chiusura delle loro attività.  In un comunicato diffuso da Ance si legge:  E’ certamente una decisione grave e difficile che comporterà sacrifici per i lavoratori e per le aziende stesse, ma la sensibilità delle aziende ha voluto farsi interprete di un  rischio che  va oltre la gestione delle proprie maestranze e impatta sulla tenuta di tutto il sistema sanitario. Ai lavoratori sono state fornite indicazioni sulla decisione presa e un preciso riferimento ad  uniformarsi alle prescrizioni del DPCM nell’insegna  del   #IO RESTO A CASA ! A livello nazionale l’Associazione dei Costruttori  ha scritto alla ministra   De Micheli affinchè   vengano  inseriti  nel nuovo decreto gli opportuni ammortizzatori sociali per i lavoratori oltre che le norme a tutela delle imprese per la sospensione delle attività. Ance Vco è certa che il   sacrificio delle proprie aziende sarà correttamente interpretato ed apprezzato dalle stazioni appaltanti pubbliche e dai committenti privati; l’azione messa in atto è chiaramente a tutela di tutto il territorio, sia per la popolazione che per la tenuta del sistema sanitario. Oltre  400 lavoratori “in quarantena” saranno certamente un fondamentale contributo al contenimento del contagio.  

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