L’accentuarsi di toni duramente polemici tra i candidati Carlo Bava e Mirella Cristina costituisce uno dei tratti più evidenti delle ultime battute della campagna elettorale. E’ una polemica senza esclusione di colpi, che dopo avere trovato alimento sul Cem e sulla sanità, trova ora come ulteriore motivo di contrasto le sorti del complesso ex Acetati. A tale proposito ecco la risposta del comitato elettorale di Cristina, che per prima aveva sollevato la questione, al comunicato di Bava da noi già pubblicato:
Sull’area ex Acetati Carlo Bava parla a posteriori, per riportato: perché non è andato lui a parlare coi dirigenti di Mossi & Ghisolfi? Un candidato sindaco veramente motivato si sarebbe mosso, invece cavalca il lavoro di altri. Mirella Cristina ha dato la dimostrazione di come in campagna elettorale non bisogna solo parlare: tutti gli altri candidati, invece, dopo aver sostenuto per settimane la necessità di concertare con il privato hanno continuato ad evitare interventi concreti mentre lei si è interessata direttamente al problema centrale dello sviluppo urbanistico e non solo della città. Perché nessun altro l’ha fatto? Sull’area ex Acetati Carlo Bava parla a posteriori, per riportato: perché non è andato lui a parlare coi dirigenti di Mossi & Ghisolfi? Un candidato sindaco veramente motivato si sarebbe mosso, invece cavalca il lavoro di altri.
Ma torniamo a Bava, che nella sua foga di ridurre tutto a un referendum Cem-no Cem finisce per commettere l’ennesimo errore. Anzitutto dimentica che nessuna vendita dell’area ex Acetati è possibile prima della conclusione della bonifica, che terminerà l’anno prossimo. Dice che due anni fa era già un’ipotesi? Non è vero, perché solo pochi giorni fa è stata completata la stima dei costi (1,7 milioni di euro) di abbattimento degli edifici esistenti, stima comunicata a Mirella Cristina in occasione del suo incontro con i vertici di Mossi & Ghisolfi.
Inoltre, dimentica Bava (o fa finta di dimenticare) che il Pisu ed i relativi finanziamenti sono stati definiti con bandi e accordi non due, ma quattro anni fa: secondo lui dunque gli amministratori verbanesi non solo dovrebbero avere il potere di “stoppare” e far attendere le scadenze dell’Unione Europea ma soprattutto possedere doti divinatorie per prevedere il futuro.
Infine una considerazione: come sul Cem e sulla sanità anche questa volta Bava impiega ben tre giorni per replicare. Non serve aggiungere altro.
Quando è uscito il bando Pisu Bava manco se n’è accorto!! E adesso proprio non ce la fa a non parlare del CEM, ormai è il suo incubo. Che tristezza……
L’incubo è di Verbania. Ne parleremo ancora per anni. Attacca il candidato più forte perché è in difficoltà a difendere le scelte devastanti della amministrazione passata. E per uscire dal cono d’ombra della sua tardiva campagna.
In compenso Bava é partito un anno fa ma nella corsa elettorale finirà nelle retrovie e poi per almeno 5 anni la pianterà di suonarci sta piva.
Mi sembra che la signora Cristina sia piuttosto disinformata, due anni fà un gruppo di lavoro, composta da diverse forze legate alla sinistra verbanese, SEL -Ciitadini con Voi- alcuni esponenti del PD-IDV-ecc. si sono trovati più volte per ridisegnare il possibile riutilizzo futuro dell’ area ex Acetati , dopo la dovuta boinifica. Per sondare l’ indirizzo e le intenzioni della proprietà dell’ area (Mossi & Ghisolfi ) si ebbero degli incontri con la proprietà stessa, nei quali vennero fatte le ipotesi di costo delle aree , così come riportate nell’ articolo sul sito di Cittadini con Voi.
Evidentementela Sig. ra Cristina , può pensare di essere la prima della classe, ma si ricordi che l’acqua calda l’ha già inventata qualched’un d’altro………….. comunque qualcuno si è mosso ben prima di Lei !
Ugo Lupo
Dimenticavo : se non si fosse capito e comunque è meglio chiarire che all’ interno del gruppo di lavoro sopra citato vi erano persone che hanno contribuito a formare il progetto ed il programma di Carlo Bava pertanto si ci era premurati ben prima della Sig.ra Cristina ad interessarsi alle criticità di questa parte importante della Città . Mi chiedo dov’era allora la stessa,forse occupata a farsi eleggere alla carica di ” DIFENSORE CIVICO” da parte di Zacchera ?
Ugo Lupo
Esatto: dov’era Bava quando è uscito il bando Pisu? Era in consiglio comunale, eppure (andare a vedere i resoconti delle sedute) mai ha parlato di intervenire sull’area Acetati. MAI! Ora, va bene tutto, ma proprio prenderci per fessi no… Propongo ai bavosi, se non arriva neanche al ballottaggio, di andar via da Verbania, questa città di ingrati che non ha capito (sarcasmo) il Grande Progetto messo a punto dalle migliori menti della città
Ho l’impressione di conoscere questo sig.Filippo Marchi…..
Perché a lei risulta che l’allora Giunta avrebbe spalancato le braccia alle proposte alternative…le punge vero che i bavosi abbiano steso un progetto per Verbania a differenza di quel “frullato”che era il progetto Zacchera!
E quali erano le alternative? Cara Marcella, me le illustri, sono tutto orecchi!!! La verità è che al momento di stipulare l’accordo sul Pisu tutti hanno taciuto e idee alternative zero, poi improvvisamente si sono svegliati, ma non quelli come Bava che erano già comodamente in consiglio comunale, ma un gruppo di cittadini (dei quali sia chiaro non condivido neanche lontanamente il pensiero, ma diamo a Cesare quel che è di Cesare). Poi la sinistra verbanese ha pensato bene di cavalcare l’onda, et voilà! La prego: mi porti qualche documento che attesti delle controproposte di Bava sul Pisu prima che venisse sottoscritto. Ma faccia in fretta: le urne chiudono domani sera e non sai mai quel che trovi dentro…
“Mi chiedo dov’era allora la stessa,forse occupata a farsi eleggere alla carica di ” DIFENSORE CIVICO” da parte di Zacchera ?”
E poi la disinformata sarebbe lei… caro Lupo de Lupis, il difensore civico veniva eletto dal consiglio comunale e dai consigli di circoscrizione, nei quali – notoriamente – la sinistra era maggioranza fino a 5 anni fa. Non una, ma due volte Mirella Cristina è stata eletta raccogliendo voti anche a sinistra. “Un bel tacer non fu mai detto”: sua zia non gliel’ha ripetuto abbastanza temo
Il PISU è stato un progetto blindato. Ce lo siamo trovato bello confezionato senza possibilità di replica, altro che sottoscriverlo! Un’opportunità di tale portata, se permette sig. Marchi, poteva almeno essere condivisa con tutte le componenti del Consiglio Comunale per valutare appunto le alternative. Ma si disse che i tempi erano stretti e che non c’era tempo per le consultazioni (neanche parlarne poi del famoso referendum programmatico sul teatro: vedi programma Zacchera). Accecati dall’idea “adesso vi facciamo vedere noi come si fa a rilanciare Verbania” e dalla contrapposizione tematica su cui avete impostato la scorsa campagna elettorale, ve ne siete ben guardati dal cercare un confronto. E avete costruito un PISU fasullo, incentrato sostanzialmente sul CEM, sul quale tra l’altro non eravate tutti in sintonia neanche al vostro interno.
La minoranza consiliare si è comunque espressa più volte sui rispettivi blog per argomentare delle proposte di intervento (non so quante volte è stata portata all’attenzione ad esempio la necessità di un intervento globale sulla degradata Piazza Mercato e sul lungofiume), proponendo anche una rimodulazione del PISU dopo il tornado del 25 agosto 2012.
Ricordiamo solo la proposta di deliberazione per la riprogettazione del PISU presentata nel Consiglio Comunale del 26 settembre 2012 e corredata da una serie di indicazioni per la riqualificazione della città: respinta naturalmente.
Sul tema: ascolto zero.