BENZINA: EMENDAMENTO DI BORGHI PER RIDURRE IL PREZZO DEL CARBURANTE

BENZINA: EMENDAMENTO DI BORGHI PER RIDURRE IL PREZZO DEL CARBURANTE

Dare al Ministero dell’Economia la possibilità di rideterminare al ribasso accise e Iva sui carburanti in caso di aumenti troppo pesanti per gli automobilisti, senza pesare sulla finanza pubblica. In questo modo si abbassa il prezzo alla pompa senza aumentare le tasse ma evitando che lo stato guadagni di più a causa degli aumenti.  Questa la proposta contenuta in un emendamento al Decreto Asset che Enrico Borghi ha presentato al Senato.  Secondo la proposta del senatore di Italia Viva – Azione Calenda, le accise e le aliquote IVA sono rideterminate in diminuzione con cadenza almeno trimestrale al verificarsi, in corso d’anno,  dell’aumento dei relativi prezzi di vendita al pubblico. La rideterminazione è disposta con decreto del Ministro dell’Economia e delle  Finanze, sentita l’Agenzia delle entrate e l’Agenzia delle dogane e dei monopoli, in maniera tale da garantire, per i relativi prodotti, un gettito complessivo annuale pari e non  superiore a quanto stabilito con l’ultimo bilancio di previsione dello Stato approvato. In questo modo lo Stato finirebbe di speculare due volte sull’andamento del  costo della benzina (tassando addirittura la tassa cioè l’IVA) senza buchi per l’erario. È un modo pragmatico per sanare una ingiustizia che sta pesando sulle tasche degli Italiani – aggiunge Borghi -. Vedremo cosa diranno Governo e maggioranza.

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