L’abolizione della stangata fiscale sui frontalieri italiani in Svizzera è uno degli emendamenti che Italia Viva ha fatto inserire nel pacchetto di quelli che l’opposizione discuterà nelle prossime ore. Vedremo in commissione bilancio chi voterà per togliere questa tassa iniqua e sbagliata, che vuole far pagare ai lavoratori italiani tra i 30 e i 200 euro al mese, e chi invece sarà sul versante dell’introduzione di questo balzello. Lo dice il senatore Enrico Borghi, capogruppo di ItaliaViva al Senato. Noi – prosegue l’esponente di Italia Viva – faremo la nostra parte fino in fondo, sapendo che la paternità della tassa è in capo alla Lega che così facendo ha tradito i territori di confine e i lavoratori frontalieri. Ha ancora qualche giorno per redimersi. Vedremo». (AGI)
Sull’argomento c’è anche da registrare un incontro molto partecipato organizzato a Domodossola dalla Cgil Novara Vco: Perfino la Provincia del Vco, grazie al nostro intervento al “tavolo sul frontalierato” – si legge in un comunicato che ne è seguito – è arrivata a scrivere al Governo chiedendo lo stralcio dell’articolo in questione, andando oltre allo stesso colore politico che caratterizza entrambe le istituzioni. Abbiamo anche posto direttamente la questione alla Lega chiedendo il perché di questa operazione inutile, ingiusta, iniqua, inefficace e inefficiente; ci hanno risposto addossando la responsabilità alla sola Ragioneria dello Stato; abbiamo allora richiesto come questo confronto sia avvenuto, sulla base di quali riferimenti normativi o principi ma non abbiamo ottenuto risposta. La mobilitazione continua.
Questa tassa è un dispetto delle destre nei confronti dei lavoratori frontalieri,quasi volessero punire chi va a lavorare in un altro paese perché d’ meglio retribuito, più rispettato e meglio utilizzato