BOZZA DEL PIANO IRES: SPUNTANO LE DECISIONI PER IL CASTELLI E IL COMITATO SALUTE DENUNCIA IL GRANDE IMBROGLIO PER L’OSPEDALE VERBANESE

BOZZA DEL PIANO IRES: SPUNTANO LE DECISIONI PER IL CASTELLI E IL COMITATO SALUTE DENUNCIA IL GRANDE IMBROGLIO PER L’OSPEDALE VERBANESE

Entro maggio verrà presentato ufficialmente lo studio commissionato dalla Regione a Ires sul futuro della sanità nel Vco e dunque su quello degli ospedali della provincia, ma già filtrano le prime anticipazioni. L’ipotesi prevalente conferma il nuovo ospedale da 250 posti a Domodossola al posto del San Biagio con il ruolo di nosocomio “cardine” della Provincia, mentre resterebbe in vita una parte del Castelli di Verbania come struttura multispecialistica a indirizzo specifico con 125 posti letto e mantenimento del Dea (?!).  A Omegna si prevederebbero 116 posti letto per il Coq specializzato in ortopedia e riabilitazione. Nessuna indicazione sulla prospettiva di privatizzazione del Castelli.

Indicazioni di questa portata, ancorchè tutte da verificare, non possono naturalmente che ribadire e anzi accentuare tutte le preoccupazioni da tempo espresse a Verbania sul futuro dell’ospedale.  Tra i primi a denunciare  un grande imbroglio ai suoi danni è il Comitato Salute Vco,  il quale sottolinea che l’Ires essendo un organismo finanziato dalla Regione non poteva che finalizzare lo studio ai voleri di questa amministrazione regionale e così è stato fatto, con nuovo ospedale in Ossola e il Castelli finto ospedale con un Pronto Soccorso, perché parlare di Dea è malafede, che farà continuare a vivere il COQ di Omegna a spese del Castelli.   La nota diffusa dal Comitato così prosegue:

Il tutto senza consultare il territorio come invece aveva fatto l’Amministrazione regionale precedente, ma questi hanno paura di essere smentiti e si sono fatti beffe delle richieste di Medici, Sindaci, Amministratori, Sindacati, Associazioni imprenditoriali e non ultimi dei cittadini. Preferiscono decidere in quattro nel chiuso di una stanza come aveva fatto nel 2000 l’allora Giunta regionale. Quando, in presenza di uno studio indipendente da lei commissionato, quindi fuori dalla politica, che aveva indicato in Gravellona la sede ideale per un nuovo ospedale per il VCO, commissionò all’ARESS, madre di questa IRES, un nuovo studio che scopiazzando il precedente testo, piegò le conclusioni ad esigenze diverse indicando Piedimulera come sede ideale per il nuovo ospedale. Abbiamo visto come è finita. Abbiamo perso 25 anni.      Altro che democrazia! Questa è una prepotenza bella e buona a scapito della maggioranza dei cittadini di questo territorio. Ci siamo sempre rifiutati di trasformare il problema della sanità in una guerra di campanile come invece hanno fatto altri, incluso il nostro rappresentante in Consiglio regionale che l’imparzialità non sa nemmeno cosa sia. Certo che se qualcuno per ragioni elettorali ti propone di costruirti un ospedale sotto casa è molto difficile dire di no, a meno che non si rifletta su un concetto di comunità più ampia che ha anch’essa il diritto di accedere agli stessi servizi condividendone i disagi. Forse non è eticamente corretto acquisire un vantaggio a scapito dello stesso diritto di altri.   Rileviamo anche che, per sostenere l’insostenibile, invece di metterci la faccia ci si faccia scudo del Direttore Generale che non riesce a nascondere completamente il peso …. Massimo che nell’ombra agisce alle sue spalle.  Ma le nostre, come si può costatare, sono le classiche prediche nel “deserto”, perché in questo mondo balordo le follie prevalgono sul buon senso, con buona pace di chi credeva il contrario.

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