NEL SEGNO DEL VOLONTARIATO IN CARCERE, UN EVENTO PER FAR FIORIRE LA SPERANZA

NEL SEGNO DEL VOLONTARIATO IN CARCERE, UN EVENTO PER FAR FIORIRE LA SPERANZA

Venerdì 12 novembre alle ore 21 si terrà nella chiesa di S. Leonardo a Pallanza un incontro organizzato dall’Associazione di volontariato in carcere “Camminare insieme”, in collaborazione con l’Associazione ex insegnanti dell’Istituto Cobianchi.  L’evento, che avverrà in concomitanza con le celebrazioni per il santo patrono protettore dei detenuti, prevede una serata con musiche e letture, in cui si possano ricordare, nella ricorrenza della scomparsa di Don Donato Paracchini, i  volontari recentemente scomparsi e che si sono messi a disposizione del prossimo.L’incontro ha come tema “Far fiorire la speranza”: è stato scelto per poter guardare più positivamente oltre le difficoltà del presente, in un periodo che ha visto imporsi delle limitazioni per tutti quanti creando più o meno situazioni di disagio in ognuno di noi, e a maggior ragione in chi è già privato delle proprie libertà e ha attraversato una situazione ancora più penosa e desolante. Quindi si è voluta creare una serata che sia un’occasione per poter affrontare l’avvenire con più gioia e positività. A coloro che parteciperanno alla serata verranno donati i fiori confezionati da un gruppo di detenuti, quale simbolo ed augurio di un futuro più sereno per tutti. Interverranno il duo acustico Puglisi e Fassi e Oliva Curti con letture sul tema.

Camminare Insieme è un’associazione di volontariato che nasce nel 1987 su iniziativa dell’allora cappellano don Donato Paracchini, per molti anni docente dell’Istituto “Cobianchi” a Intra. L’associazione di volontariato, che è diventata una ONLUS dal 2001, opera per sostenere i detenuti della Casa Circondariale di Verbania, con l’obiettivo di poter offrire la miglior situazione possibile alla popolazione carceraria, alleviando le situazioni di disagio laddove è possibile, per poter offrire anche possibilità concrete di recupero ai detenuti. Camminare Insieme opera all’interno della struttura carceraria grazie all’aiuto di volontari, che assistono in vari modi i detenuti, in generale in tutte quelle situazioni in cui possono offrire del supporto, da colloqui di sostegno, alla creazione di attività, alla promozione dei rapporti familiari così come nei percorsi di studi.

Sara Corbella

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