La vittoria di Brezza nelle primarie segna nella campagna elettorale il punto di svolta sia all’interno del Partito Democratico (diviso a metà dal voto e che ora deve riprendere il cammino unitario senza strascichi che lo possano intralciare), sia tra le liste civiche che devono definire la loro posizione alla luce della candidatura ufficiale del principale partito del centrosinistra dopo che il Terzo Polo ha già anticipato i tempi con la candidatura di Vallone. Le riserve di alcuni su Brezza erano note, ora si tratta di vedere se sono superabili e quale coalizione si potrà di fatto costituire attorno al candidato scelto dai cittadini andati al voto. Sono pure attese le prese di posizione di Una Verbania a Sinistra, nonchè del Movimento 5 Stelle, già orientato ad un appoggio a Fornara ove si fossero create le condizioni per una grande coalizione attorno al suo nome nella ipotesi poi tramontata di rinuncia alle primarie.
Intanto la situazione nel centrodestra sta creando un caso politico a livello nazionale per la definizione delle candidature nelle elezioni dei tre capoluoghi di provincia piemontesi di Verbania, Biella e Vercelli che i vertici di Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia vogliono affrontare con la coalizione unita e secondo una scelta che darebbe darebbe Verbania a Forza Italia, Vercelli alla Lega e Biella a Fratelli d’Italia. Verbania però ha già fatto la sua scelta con la candidatura di Albertella delle lista Civica Verbania Futura sostenuta da Fdi e Lega e la conseguente frattura con Forza Italia che su posizioni fortemente critiche candida a sindaco Cristina. Un assetto dunque in netto contrasto con ciò che trapela dai vertici dei partiti e che spacca la coalizione. Se la ricucitura sia possibile e su quali basi lo diranno le prossime ore che saranno decisive per sciogliere il nodo.
