Una chiamata al 113 riferisce di un omicidio avvenuto in un appartamento di Verbania, fornendo le generalità del presunto colpevole. Subito una volante della Poiliziavsi reca sul posto, ma niente fa pensare a quanto segnalato poco prima. Successivamente, è lo stesso soggetto a richiamare la Sala Operativa e a ribadire il fatto descritto in precedenza, annunciando l’uccisione di un marito, proprio nell’appartamento dove si era già recata la volante che nel frattempo aveva rintracciato la signora e appurato in realtà che il marito della stessa era sì morto, ma per ben altre cause e soprattutto diversi anni prima. Intanto l’operatore al 113 riusciva ad intrattenere una conversazione con colui che aveva segnalato il presunto omicidio; l’uomo si lasciava andare ad uno sfogo, e alla fine della chiamata confidava di aver accusato ingiustamente la donna per colpa di una relazione tra i due finita da poco tempo in malo modo e, dichiarando quindi di volersi vendicare della sua ex compagna, la accusava di un omicidio mai avvenuto. Subito si riusciva a risalire all’identità del soggetto e a rintracciarlo; l’uomo è stato denunciato per il reato di “procurato allarme”.
