CHIARA FORNARA SI FA DA PARTE

CHIARA FORNARA SI FA DA PARTE

Non posso fare altro che tornare al mio lavoro di sempre….  Me lo impone anche la legge perchè nel ruolo che ricopro sarei ineleggibile anche come semplice consigliere, pena andare in aspettativa, cosa che non posso permettermi di fare. Resto una dirigente pubblica per cui mi muoverò con il massimo rispetto per il mio ruolo e con il massimo rispetto dell’istituzione che dirigo (Consorzio Servizi Sociali Verbano ndr). Alcuni interpreteranno questa mia decisione come una rinuncia ad appoggiare brezza nel suo percorso verso le elezioni. Non è vero e non sarà così. Darò il mio contributo di idee e di partecipazione se valuterà che possano essere utili ma credo che abbia già degli ottimi consiglieri (….)

Sono le parole con cui Chiara Fornara dopo la sconfitta nelle primarie del Pd ha concluso il lungo e appassionato intervento nella conferenza stampa indetta questa mattina alla presenza di numerosi membri del Comitato Per Chiara Sindaca. Non manca un giudizio politico: La città chiede unità. Ma mi pare che, saltata la proposta di lavorare per una candidatura unica del centrosinistra, più che il vento del cambiamento arrivi la gelida bufera del centrodestra. Ora ciascuno farà la sua corsa con più o meno accordi quasi improvvisati: si arriverà al ballottaggio e poi si aprirà il mercato delle vacche. Purtroppo, nonostante i proclami, non mi pare ci sia nulla di nuovo sotto il sole.

Il lungo intervento (con il quale Fornara si è anche tolta qualche sassolino dalla scarpa…) si è soffermato a riflettere sul cammino percorso nelle ultime settimane, a partire dalla candidatura presentata il 26 febbraio (19 giorni prima delle primarie), senza avere mai fatto politica e dunque con un handicap pesante rispetto a Brezza, nonchè con la segreteria del Pd quasi tutta per lui. Ciononostante ha superato il 47 per cento dei consensi e questo è un grande risultato con un consenso molto trasversale, aperto alle tante espressioni civiche e sociali della città con passione e voglia di creare comunità, sintomo di un patrimonio di credibilità che ha grande valore (e questo sarebbe stato utile per le “vere” elezioni di giugno).  Il ringraziamento per tutti coloro che hanno collaborato e contribuito in vari modi a raggiungere un simile risultato si è accompagnato alle riflessioni, anche sulle motivazioni della sconfitta. da cui estrapoliamo di seguito alcuni passi.

La mia accettazione di fare le primarie che ho accettato pur non condividendone lo strumento – inaspettata e da molti non voluta –  mi ha tolto l’appoggio della maggioranza della segreteria del Pd: è indubbio che sia stata percepita come un corpo estraneo al partito, quasi fastidioso….. Le primarie, pur essendo un voto molto anomalo,  hanno di fatto decretato che Pd e resto del mondo del centrosinistra di fatto si equivalgono, quindi lo schema dell’autosufficienza non è credibile.

Ha fatto presa il racconto ben comunicato che la novità fosse rappresentata da Brezza. La verità è che è un giovane politico di lungo corso, inserito in tutti gli apparati di partito e che ha sostenuto in tutto le scelte dell’amministrazione uscente. Certamente giovane dunque, ma nuovo alla politica no.

Ho provato con la mia proposta a disinnescare dinamiche deleterie per i partiti  che le primarie purtroppo rinfocolano e che hanno come unico esito la disaffezione alla vita partitica.   A  tutti noi piacerebbe un partito aperto, capace di dialogare, di valorizzare anche le posizioni di altri al di fuori, ma alla prova dei fatti questa non è stata la scelta assunta.  La mia famiglia politica è e resta il centrosinistra e il riformismo democratico, per ora ancora rappresentato dal Pd….  Sento di non essere molto accolta, ma non ho mai assunto l’atteggiamento della vittima e me ne farò una ragione. Non costituirò nessuna corrente interna, ne’ alcuna tifoseria:  il valore delle idee resta il modo per conquistare la credibilità, l’apertura al dialogo il metodo di lavoro.   Bene se le primarie servono a riaccendere i riflettori sulla partecipazione…. Temo però che l’equivalenza di dire che le primarie siano state un successo con il buono stato di salute del Pd non sia così scontata.

Dicendo che Brezza è il nuovo che sa interpretare e rappresentare le istanze delle nuove generazioni, si è sollecitato – dal mio punto di vista con una certa strumentalità -, il tema dello scontro generazionale…. Pensare che  solo le giovani generazioni siano in grado  di interpretare le odierne tematiche vere e sostanziali mi pare un modo distorto anche di affrontarle: anche qui il modello è quello del confronto e del dialogo costruttivo, non della contrapposizione.  Generare falsi nemici visibili (i boomers che non capiscono e che non vogliono darci rappresentanza) non aiuta a guardare ai problemi e alle soluzioni da costruire insieme. E’ necessario aprore una fase nuova, in cui la novità non si misura all’anagrafe dei protagonisti, ma con la capacità di migliorare la qualità di vita delle cittadine e dei cittadini.

Molti michiedono di non disperdere il patrimonio costruito di idee e di proposte, ma anche emotivo e passionale. Non so se ci sarà questa opportunità, ma sono sicura della necessità di riportare il dibattito sui problemi della città e sui bisogni delle persone. Nei limiti del possibile porterò il mio contributo. 

 

 

 

  1. Non capisco una cosa: se il lavoro che si svolge e’ causa di ineleggibilità allora perché questa candidatura alle primarie? Boh, col passare del tempo questa campagna elettorale sta diventando un autentico rompicapo… Anzi, a questo punto mi viene il dubbio che il tutto sia stato fatto per legittimate successive candidature multiple!

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  2. c’è una comprensibile amarezza…credo anche un po’ di polemica con il PD attuale schleiniano. Mi pare una persona seria e corretta.

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  3. Leggendo bene…direi molto polemica con il PD. E giustamente…
    “Sento di non essere molto accolta… è indubbio che sia stata percepita come un corpo estraneo al partito, quasi fastidioso…La mia famiglia politica è e resta il centrosinistra e il riformismo democratico, per ora ancora rappresentato dal Pd…Dicendo che Brezza è il nuovo che sa interpretare e rappresentare le istanze delle nuove generazioni, si è sollecitato – dal mio punto di vista con una certa strumentalità…”. Beh. Niente da dire. Una persona da rispettare

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  4. Io penso che Verbania abbia perso una grande opportunità, una persona giovane politicamente parlando, una persona preparata che poteva veramente proporre qualcosa di nuovo e fresco, non il solito piatto viziato dagli accordi politici, inoltre credo che Chiara avrebbe messo d’accordo anche persone con visione lontana dal pd, ma che avrebbero votato per il bene del paese.
    Oggi il pd presenta una persona giovane anagraficamente parlando, ma assolutamente vecchia politicamente e sopprattuto condizionato da un partito e da accordi che saranno presi al quasi sicuro ballottaggio.
    Speriamo che il vento possa cambiare veramente, ma con nuove persone, libere dai soliti accordi politici…

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    • Peccato che Gentina non sia stato della partita. Sarebbe stata una sfida a 3 molto interessante.

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    • Sono d’accordo. Non conoscevo la candidata ma ho letto il curriculum e chi aiuta anziani e persone bisognose ha il mio rispetto. Nonostante io sia di centrodestra avrei potuto votarla. Persone serie e capaci più che giochini di partito. Secondo me il pd attuale non ha nulla a che vedere con un partito riformista e moderno di centrosinistra. Si è buttato via e ha buttato via decenni di storia per andare dietro a pseudo diritti civili sintetici mentre ha completamente abbandonato le classi sociali ossatura del paese. Ha perso totalmente la propria identità diventando un partito di radical chic più attento al politically correct che a difendere operai e precari, offrendo soluzioni economiche ridicole e velleitarie. La parte del Pd rappresentata dalla Dott. ssa Fornara è di gran lunga la migliore ma è minoritaria. Comunque sia in bocca al lupo!

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      • A questo punto speriamo che ci ripensi e che raccolga l’eredità centrista e moderata, cercando di unificare i non allineati.

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      • in caduta libera, come la lega salviniana….

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        • si ma il centrodestra sostanzialmente è a saldi invariati…è la somma che fa il totale come diceva il Principe…

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          • Il centrodestra è stato sempre meno instabile, da quando è nato, cioè dal 1994. Forse perché la colazione è formata da meno partiti, tanto per ritornare alla matematica.

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