COMITATO SALUTE VCO: LA PREPOTENZA HA VINTO!

COMITATO SALUTE VCO: LA PREPOTENZA HA VINTO!

La prepotenza ha vinto e ci ha consegnato una decisione che va contro gli interessi dei cittadini. Saranno sprecati 200 milioni, se mai ci saranno, spesi a “fondo perduto” ma che non potranno migliorare l’attuale organizzazione sanitaria del VCO. Con gli stessi soldi, lo ripetiamo, nel 2019 si sarebbe potuto costruire un nuovo e moderno ospedale a Ornavasso, con progetto già approvato e finanziato. Sarà invece perpetuato un assetto ospedaliero che negli ultimi 40 anni ha evidenziato più di una volta l’incapacità di dare le risposte adeguate alle esigenze di questo territorio, dimostrando concretamente che la soluzione ottimale passa attraverso un accentramento delle attività ospedaliere, collocate in una posizione che riduca al minimo i disagi dei cittadini per raggiungerlo. Sono stati sistematicamente ignorati i pareri tecnici e quindi non di parte, raccolti in documenti a beneficio degli amministratori, come conclusione di analisi serie ed approfondite, ignorata anche la contrarietà dei medici e del personale sanitario, dei Sindaci che, riuniti in assemblea, hanno bocciato a maggioranza questa proposta. Il mondo politico locale ha preferito dividersi sulla soluzione proposta anziché schierarsi dalla parte dei cittadini una cesura nei rapporti che ha accresciuto la sfiducia e la diffidenza verso il ceto politico (poi ci si lamenta se cresce l’astensionismo!).
La “furbata” di portare in Consiglio regionale la votazione la dice lunga sui rapporti fra i nostro “qui comando io” e la stessa amministrazione regionale, Presidente compreso, proni alla sua volontà. Non hanno avuto nemmeno il coraggio di far valere il parere di una società di consulenza indipendente, proprio da loro interpellata quindi, non asservita a nessun “carro politico”, che solo qualche settimana fa concludeva la sua analisi confermando come soluzione ottimale per il VCO, la costruzione di un nuovo ospedale baricentrico a Ornavasso.
Non è bastato.
Questo prepotente contro tutto e contro tutti ha preteso l’approvazione della “sua” volontà da parte dei Consiglieri della “sua” maggioranza dai quali è stato eletto come Capo gruppo. Un insulto al buonsenso.
Emblematica è stata l’assenza in aula, durante il dibattito, dello stesso Presidente e finanche dell’Assessore regionale alla sanità. Il nostro “qui comando io” faceva bella mostra di sé nei banchi del Consiglio tronfio per una vittoria che in effetti è una sconfitta per il territorio. Vincere contro tanti nemici è forse un onore? La storia ci insegna che la forza non sconfigge mai la ragione.
È una sconfitta della ragione perché:
1- il Presidente della Regione si è fatto imporre la linea politica da un semplice Consigliere. Non è una cosa normale. Chi comanda?
2- Tutti i pareri tecnici richiesti dalla stessa Regione a IRES, e consulenza privata, e medici ospedalieri e no, convergono tutti su un’unica conclusione: ospedale unico e baricentrico.
3- Abbiamo perso i fondi per un investimento sicuro e subito realizzabile, per scegliere una soluzione oltretutto dannosa per il territorio, i cui fondi necessari nessuno è in grado di garantire.
4- Il “mondo politico” locale ha pensato bene di dividersi su questo ben sapendo che due ospedali saranno in realtà due mezzi ospedali perpetuando il disagio dei cittadini a curarsi. La favola dei due DEA resta tale perché per averli bisogna ottenere la deroga dal Ministero, ma finora nessuno l’ha chiesta. Ad altre realtà montane (es: Sondrio) anche più complicate della nostra è stata negata.
5- Un’ultima amara considerazione riguarda i Sindaci tutti, ma soprattutto quei 53 che in Assemblea si erano opposti a questa follia votando contro la proposta della riqualificazione dei due ospedali. Il loro voto è stato ignorato. Noi cittadini ci aspettavamo una reazione vigorosa, invece hanno accettato senza reagire questa umiliazione. Una umiliazione che noi non possiamo accettare. Possibile che a Torino, il giorno della votazione ci fossero solo due Sindaci? A qualcuno l’abbiamo detto che ci aspettavamo un gesto clamoroso, ovvero andare a Torino con la fascia tricolore e pretendere di essere ricevuti da Cirio e per protesta consegnare a lui le fasce da Sindaco. 
Ne sarebbe nato un caso nazionale!
Certo che ci voleva coraggio, ma è questo che ci si aspettava da voi che sul piano politico siete rimasti il nostro unico punto di riferimento. Di che cosa avete avuto paura?

COMITATO SALUTE VCO

 

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