COMMISSIONI E CONSIGLI DI QUARTIERE INDIGESTI ALL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE?

COMMISSIONI E CONSIGLI DI QUARTIERE INDIGESTI ALL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE?

Le commissioni consigliari e i consigli di quartiere sono organismi indigesti all’amministrazione comunale? Per la verità più che un interrogativo questa è praticamente una certezza per  i gruppi consigliari Insieme per Verbania  (Giandomenico Albertella, Sara Bignardi, Silvano Boroli) e Prima Verbania (Mattia Tacchini, Attalla Farah, Katiuscia Zucco), che in una nota congiunta aprono un nuovo fronte di polemica in seguito al comunicato con cui la Giunta annuncia la nomina del nuovo presidente della Commissione finanze:

Dal comunicato dell’amministrazione sembra che, nonostante i reiterati solleciti della maggioranza, quei “cattivi” della minoranza non abbiano proposto alcuna candidatura per la presidenza ed ora in maggioranza qualcuno si sacrifichi a garantire una guida alla commissione. Bontà loro ! NO, è citato nel regolamento del consiglio comunale ed è consolidata consuetudine che le presidenze delle commissioni con funzioni di controllo, tra cui la commissione bilancio, sono attribuite alla minoranza. Per favore diciamo le cose come stanno e perché le minoranze non hanno espresso alcuna candidatura ricordando che un comunicato dell’amministrazione comunale deve riportare la voce di tutti e non solo la versione della maggioranza, quindi non può tralasciare di comunicare anche le posizioni espresse dai gruppi di minoranza sia nella conferenza dei capigruppo del 22.07.21, sia nella seduta della commissione bilancio del 13.12.21. 

Già il 22 luglio scorso dichiarammo che “la  mancanza di disponibilità nel proporre un candidato alla presidenza della commissione è frutto di una scelta, perché riteniamo che le minoranze nel loro ruolo non sono ascoltate e mai prese in considerazione”. E lunedì scorso abbiamo ribadito per l’ennesima volta che le ragioni per la quali non avremmo proposto  alcun esponente dei gruppi consigliari di minoranza di centrodestra sono le stesse per le quali, nel novembre 2020, il consigliere Boroli si dimise da presidente. Boroli lasciò perché le regole concordate all’unanimità, maggioranza e minoranza, nella conferenza dei capigruppo consigliari nel luglio 2019 erano state disattese e in commissione arrivavano non proposte da discutere, ma “pacchetti preconfezionati” da ratificare  senza alcuna possibilità di apportare un contributo da parte dei commissari, sia consiglieri comunali che esperti nominati dai singoli gruppi, impedendo di fatto alla minoranza qualunque tipo di discussione/contributo.

Finché questa amministrazione comunale continuerà a considerare le commissioni consigliari non il luogo del confronto e del dialogo dove chiunque possa apportare un contributo di idee e di proposte, ma un mero passaggio burocratico perché previsto obbligatoriamente dal regolamento, dove il presidente si limita a leggere i titoli delle trattande poste all’ordine del giorno e a metterle in votazione, continuate a presiederle. Noi, come è nei nostri doveri di consiglieri comunali eletti a pari titolo dei consiglieri di maggioranza dai cittadini verbanesi, continueremo a svolgere il ruolo di commissari.

E vogliamo parlare dei consigli di quartieri che a metà legislatura non sono ancora stati rinnovati?  Mai successo nella storia del Comune. E’ una conferma che, nel concetto di democrazia e partecipazione di questa maggioranza, anche questi organismi non servono, anzi fanno perdere tempo come le commissioni. Ma su questo argomento torneremo presto!

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