CONFERMATA LA NUOVA TASSA SANITARIA PER I FRONTALIERI. LA DELUSIONE DI BORGHI

CONFERMATA LA NUOVA TASSA SANITARIA PER I FRONTALIERI. LA DELUSIONE DI BORGHI

Nulla da fare per l’abolizione della nuova tassa sulla salute per i lavoratori frontalieri italiani in  Svizzera. Nella notte scorsa la Commissione Bilancio  ha bocciato su richiesta del Governo l’emendamento a firma Enrico  Borghi e Raffaella Paita (rispettivamente capogruppo al Senato e  coordinatore nazionale di Italia Viva) che proponeva di cancellare dal testo  della legge di bilancio i commi che introducono la nuova tassa sanitaria per i  frontalieri.  Borghi è intervenuto spiegando i motivi che  avrebbero dovuto consigliare di eliminare la tassa: Al netto degli impegni politici assunti a suo tempo dalla destra che ha preso i voti dicendo che non avrebbe mai  messo le mani nelle tasche degli italiani, ci sono una serie di passaggi di iniquità della normaPassaggi che Borghi ha spiegato alla Commissione Bilancio.  Anzitutto, non  si capisce perchè viene introdotta una tassa sanitaria solo per i frontalieri italiani in Svizzera. Di seguito, ha spiegato che il regime fiscale è stato normato da un accordo internazionale che è stato appena ratificato dal  Parlamento e diventato operativo nel giugno 2023, quindi appare incongruo  e addirittura foriero di ricorsi modificare il quadro della tassazione a valle di un  processo legislativo già definito ed oggetto proprio di un percorso di accordo internazionale.  Da ultimo, Borghi ha ricordato che a supporto di questa tesi vi è una espressa previsione di una serie di organismi, tra il quale anche la Regione Veneto a  guida leghista, che hanno più volte chiarito che i frontalieri italiani contribuiscono al sistema fiscale nazionale attraverso il meccanismo previsto dall’Accordo Italia-Svizzera e quindi non sono tenuti a versare ulteriori contributi per  l’iscrizione al Servizio Sanitario Nazionale al fine di beneficiare dell’assistenza nei modi e nei limiti previsti dalla normativa vigente.  Nonostante tutto, al momento  del voto la maggioranza ha bocciato l’emendamento, che ha raccolto i voti dell’opposizione.  Borghi  commenta: Ci abbiamo provato fino all’ultimo, sostenendo le ragioni di migliaia di nostri lavoratori; ora i frontalieri sapranno chi ha lavorato per tassarli e chi si è battuto per eliminare la tassa.

NELLA FOTO Enrico Borghi

 

  1. In breve, da 30€ fino a 200€ di balzello. É bene anche ricordare che questa tassa è stata voluta dalla Lega di Salvini, quello che non mette le mani in tasca agli italiani.

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  2. Detto che le tasse per me andrebbero abbassate al 35 percento per tutti, e non mi piacciono per niente nuove tasse specie se fatte dalla destra, mi pare uno starnazzare ipocrita quello di gridare al balzello da quella sinistra che fa delle tasse il proprio senso dell’esistenza. Tra l’altro ho letto che questa tassa andrebbe a finanziare la sanità di confine per evitare la fuga fi medici e infermieri verso la Svizzera ed è frutto di um accordo bilaterale tra Italia e Svizzera. Detto questo io avrei cercato i finanziamenti altrove. Purtroppo chi ora fa pollaio anche in parlamento, vedi avvocatucoli che vorrebbero farsi imperatori, hanno dissestato le casse dello stato buttando nel cesso più di 100 miliardi di euro tra supercazzolebonus e redditi di fannullanza a pioggia. E il pd dietro come un cagnolino. Io avrei tassato loro e pignorato il quinto del loro stipendio rubato piuttosto che fare una tassa nuova. Così, tanto per far capire coda vuole dire essere dannosi al paese. Saluti.

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    • Beh, classico esempio del così fan tutti, e non è l’unico, tantomeno sarà l’ultimo della serie, visto che nemmeno la nuova destra si sottrae ad un certo andazzo: vedi il sostanziale dietrofront sulla tax bank…. Nella fattispecie, il finanziamento della sanità locale urge soprattutto in quanto i cosiddetti gettonisti costano molto di più dei dipendenti a tempo indeterminato, quindi le nuove assunzioni sono un fattore inevitabile nella politica sanitaria che si sta perseguendo. Per il resto, concordo sulla mala-politica bipartisan.

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