CONSORZIO SERVIZI SOCIALI: STRUMENTALIZZAZIONI POLITICHE E FALSITA’ NEL DOCUMENTO DELLA LEGA NORD. E DA BAVENO NO A DISCRIMINAZIONE RAZZIALE E ODIO SOCIALE

CONSORZIO SERVIZI SOCIALI: STRUMENTALIZZAZIONI POLITICHE E FALSITA’ NEL DOCUMENTO DELLA LEGA NORD. E DA BAVENO NO A DISCRIMINAZIONE RAZZIALE E ODIO SOCIALE

Abbiamo pubblicato ieri il comunicato in cui la Lega Nord accostava una serata dedicata al tema dell’accoglienza cui partecipava la dirigente del Sonsorzio Servizi Sociali del Verbano all’arresto di una persona facente parte di una cellula terroristica dell’Isis a Baveno.   Giunge ora in merito a tale comunicato una secca replica del presidente del Consorzio, Franco Diazzi:

Ci rammarichiamo di vedere accostati due avvenimenti che nulla hanno in comune come frutto di pretestuose strumentalizzazioni politiche. Amministratori e responsabili tecnici del Consorzio partecipano molto volentieri a tutte le iniziative che consentono di approfondire i temi sociali del territorio. Nel 2015 i servizi sociali del Consorzio  hanno avuto in carico ben 2.449 persone che quotidianamente vengono accolte, ascoltate e aiutate a trovare soluzione a problemi molto complessi: le difficoltà delle persone immigrate nel territorio sono uno dei problemi di cui di occupiamo, insieme alle politiche di inclusione delle persone con disabilità, delle famiglie e dei minori che vivono situazioni di difficoltà,  delle persone anziane sole o ammalate, degli adulti che fanno fatica ad avere redditi sufficienti per vivere dignitosamente.

Nel merito del comunicato stampa della Lega Nord di Verbania che, lo ripetiamo,  associa due avvenimenti che nulla hanno in comune, precisiamo che la dirigente del Consorzio  è stata invitata a moderare l’intervento del professor Maurizio Ambrosini,  docente di sociologia dell’immigrazione all’Università Statale di Milano e autore di numerose pubblicazioni in materia, all’evento organizzato dal Centro Natale Menotti di Verbania e la sua presenza rientra a pieno titolo nei doveri istituzionali legati al ruolo che la stessa ricopre.

Precisiamo infine che, contrariamente a quanto pretestuosamente affermato nel comunicato della Lega Nord,  non un euro è stato speso dal Consorzio per l’organizzazione e la gestione dell’evento.

Invitiamo gli amministratori e le forze politiche del territorio – che hanno sempre snobbato gli appuntamenti precedenti –  ad unirsi a tutti coloro che parteciperanno alla prossima Giornata della Trasparenza del Consorzio Servizi Sociali del Verbano che si terrà giovedi 19 maggio al Chiostro: quella sarà per loro e per tutta la cittadinanza l’occasione per conoscere davvero l’attività dei così ingiustamente bistrattati servizi sociali.

Continueremo con serenità a svolgere scrupolosamente il nostro lavoro.

 

Il documento della Lega chiamava in causa anche le dichiarazioni del sindaco di Baveno. ed ecco la risposta del gruppo consiliare Baveno partecipa:

È del tutto evidente come la spasmodica necessità di visibilità e consenso ricercata dal signor De Magistris dopo un periodo di luci ed ombre lo portino a cogliere qualsiasi occasione utile (e fuori luogo) per gettare fango su persone e gruppi sociali senza ritegno alcuno. La sua collega Minore non è da meno, ma della sua mancanza di tatto non ci si può stupire dopo il passaggio da eletta del Movimento 5 Stelle a capogruppo della Lega Nord in consiglio comunale a Verbania.

Ciò che però lascia rammarico e profonda delusione è il contenuto della presunta critica nei confronti del Sindaco e nei confronti di tutta la Città di Baveno. Premesso che le dichiarazioni a Maria Rosa Gnocchi attribuite dal segretario e dalla consigliera leghisti sono errate, come si evince facilmente leggendo tutti gli articoli in cui sono contenute in originale, ciò che stupisce è l’aver innescato una polemica sulla mancanza di sicurezza a termine di una brillante operazione delle forze dell’ordine, uniche deputate all’uso della forza e deputate a svolgere indagini. Sarà ora la magistratura, in cui riponiamo fiducia, a stabilire il destino della signora arrestata.

L’Amministrazione Comunale non può e non deve invece esercitare discriminazioni razziali o di alcun altro genere, ma deve rispettare e applicare i criteri che la legge impone per tutti i cittadini e quanti nel rispetto della legalità richiedano servizi/sostegno da parte del Comune o altro ente.

Confidiamo nel lavoro dell’intelligence, delle forze dell’ordine e della magistratura e ribadiamo che solo queste agenzie sono deputate a stabilire chi agisce nella legalità e chi no. Rifiutiamo categoricamente l’idea che la paura ci possa portare a discriminare donne, uomini e bambini in virtù della propria religione o del proprio colore della pelle. Al contrario, è sempre più tempo di lavorare per educare alla pace e alla tolleranza, affinché il seme del fondamentalismo e dell’odio sociale non attecchisca e non trovi più risorse per fare proseliti.

 

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