Sul caso del podista accasciatosi a terra sul lungolago per un arresto cardiaco e per il quale si è prontamente intervenuti con un defibrillatore, interviene Ezio Bianchi. L’ex primario di cardiologia all’Ospedale Castelli ed ora presidente dell’associazione Amici del Cuore conferma che il riscontro effettuato sull’apparecchiatura impiegata in cui sono registrati tempo dell’analisi e scossa elargita per riportare alla normalità il battito cardiaco, dimostrano che l’impiego del defibrillatore è stato decisivo e che senza di esso l’uomo avrebbe perso la vita, mentre ora si è pienamente ripreso. Bianchi ricorda che nell’ambito del progetto “Vco Emergenza Cuore” “ la defibrillazione precoce su tutto il territorio del Vco, da parte di personale non sanitario e con la distribuzione di defibrillatori semiautomatici, anche se si incontra qualche resistenza ingiustificata. Attuare la defibrillazione precoce, utilizzando defibrillatori semiautomatici situati in postazioni mobili e fisse ed utilizzabili da “laici” dopo opportuno addestramento può “salvare la vita” e l’episodio accaduto sul lungolago di Pallanza lo dimostra una volta di più in modo inequivocabile. Nella foto la consegna di un defibtillatore all’Istituto Cobianchi.
