Uno degli aspetti con i quali Verbania ha sempre qualificato la propria immagine turistica è quello che la presenta come città del verde e dei fiori, legato a parchi e giardini e ad alcune delle manifestazioni di maggior spicco che vi si svolgevano e si svolgono tuttora. Tra le critiche più ricorrenti che continuiamo ad ascoltare sulla nuova sistemazione di piazza Garibaldi del lungolago di Pallanza, vi è quella che proprio del verde e dei fiori in particolare si è tenuto conto poco o per nulla nel luogo più rappresentativo e qualificante della città per l’accoglienza turistica. In sostanza si rileva che in occasione di un cambiamento così epocale come quello derivante dalla chiusura al traffico e dall’ampliamento conseguente dello spazio pedonale e di intrattenimento, si sarebbe dovuta prestare attenzione specifica al richiamo offerto dal verde e dai fiori con modifiche e allestimenti che valorizzassero tale aspetto: invece, se si esclude l’attraente fontana curata dall’Ente Giardini Botanici di Villa Taranto, all’aspetto botanico non si presta per nulla la dovuta attenzione e di fiori in particolare si sono addirittura perse le tracce. Le critiche in tal senso investono non solo l’amministrazione, ma chiamano in causa anche esercizi e privati del lungolago. Ultima in ordine di tempo la segnalazione che ci giunge con toni sdegnati da un lettore evidenziando che per l’abbellimento di attività che hanno sede sulla passeggiata stanno facendo la loro comparsa allestimenti con fiori di plastica! La “città dei fiori” sembra insomma voler rinunciare in modo esplicito a tale prerogativa proprio sul rinnovato lungolago di Pallanza e già non manca chi rispolvera immagini con le affascinanti aiuole variopinte di un tempo che suscitano tuttora grande ammirazione e (ahimè!) profondo rimpianto!
Passi pure qualche prato erboso in plastica di alcuni campetti di calcio, ma gli addobbi floreali artificiali non si possono proprio vedere, in particolar modo all’aperto!
Quindi un privato se vuole mettere dei fiori di plastica non può a prescindere? Le comunico che ci sono fiori di plastica che sono talmente fatti bene che costano decine di euro cadauno. Quindi se permette io posso scegliere come investire i miei soldi. Magari non posso, non voglio, stare dietri a innaffiare quelli veri che, ogni tanto, sfioriscono.
per carità, ognuno è libero di fare ciò che vuole, questione di gusti. Il problema è che all’aperto, esposti alle intemperie, i fiori artificiali col tempo si logorano, anche se hanno una durata maggiore di quelli naturali, ovvio.
E vergognoso, Verbania la città dei fiori, delle azalee, delle magnolie e di tanti altri fiori e questa amministrazione cosa fa? Mette fiori di plastica.. penosa amministrazione. In tutto.. la piazza salotto di Pallanza, manca tutto, panchine, alberi verde fiori, e insignificante come piazza .. e paghiamo profumatamente,”professionisti” x fare questo schifo..
Precisiamo che i fiori di plastica sono messi da un privato.
sr
L’articolo è molto chiaro in proposito. La mia critica è rivolta ad un’eventuale opzione pubblica in tal senso.