DOPPIO OSPEDALE: TRA I SINDACI POSIZIONI OPPOSTE

DOPPIO OSPEDALE: TRA I SINDACI POSIZIONI OPPOSTE

L’intenzione della Regione di mantenere i due ospedali Castelli e San Biagio con la ristrutturazione e il potenziamento dei reparti viene naturalmente commentata anche dagli amministratori locali, facendo emergere opposti pareri. Perplessità viene manifestata dai sindaci dei due principali Comuni della Provincia, Silvia Marchionini per Verbania e Lucio Pizzi per Domodossola.  Essi restano sulle posizioni per le quali già avevano manifestato il loro gradimento e cioè rispettivamente la costruzione di un ospedale unico in posizione baricentrica e la scelta della costruzione di un nuovo nosocomio tra Domodossola e Villadossola.  La soluzione prospettata dalla Regione appare quasi frutto di improvvisazione e non  adeguatamente strutturata e di incerta attuazione sono considerati alcuni elementi che dovrebbero qualificarla, a cominciare dal mantenimento del doppio DEA di primo livello.  Ulteriori perplessità destano i costi, nonchè i tempi di realizzazione ai quali si collegano non poche incertezze.   La Regione insomma delinea un quadro ben poco convincente e che potrebbe portare a conclusioni ben diverse da quelle prospettate. 

Il sindaco di Cannobio, Gianmaria Minazzi, sottolinea che la priorità rimarrà la salvaguardia e vicinanza delle istituzioni alle comunità, da Formazza a Cannobio, senza alcune penalizzazioni ulteriori, che si sarebbero proposte con un ospedale unico. Aggiunge che la morfologia del territorio rende improponibile l’allontanamento dei servizi ospedalieri, la dilatazione dei tempi per arrivare all’ospedale più vicino e ringrazia pertanto i colleghi sindaci e le amministrazioni che hanno sostenuto la proposta di riqualificazione dei due ospedali mantenendo operativi entrambi i DEA di primo livello, chiedendo massima urgenza per attuare tutto ciò che è stato annunciato.

Di segno opposto e molto duro il commento del primo cittadino di Baveno, Alessandro Monti, secondo il quale resta il caos sul futuro dei presidi ospedalieri del Vco, poichè le proposte avanzate dalla Regione sono ancora una volta generiche, senza documenti di approfondimento, e non rispondono ai veri problemi.  Insomma, pare ancora una volta un piano generico che non entra nel merito, che sembra voler accontentare una parte di cittadini che sostengono l’ospedale “sotto casa”, piuttosto che dare riposte concrete. I due ospedali “sotto casa”, in questi anni, hanno visto emergere tutti i limiti e aprono una prospettiva che porterà a un livello più basso della nostra sanità. Resta irrinunciabile la costruzione di un nuovo e unico Ospedale, mentre la scelta della Regione è l’ennesima piroetta per non decidere e buttare via tempo a discapito della salute di tutti.  E il  sindaco di Gravellona Toce, Gianni Morandi, ritiene la soluzione proposta sbagliata per il Vco e tale da affossare la sanità nel territorio.

 

Nelle foto Pizzi, Marchionini, Minazzi, Monti

  1. già ci sono pochi medici e infermieri e noi cosa facciamo preferiamo mantenere due mezzi ospedali (con quali deroghe per due DEA?); e la qualità di chi ci lavora e di chi deve farsi curare di certo non migliorerà. L’ospedale sotto casa non serve a nulla e lo dimostra la grande migrazione di pazienti alla ricerca di ospedali più attrezzati. Meglio dei presidi piccoli in grado di garantire i servizi di base e un ospedale centrale con tutti i reparti in modo che anche i medici possano veramente interagire (e non perdere tempo a mandare un paziente da un ospedale all’altro). Ma queste cose chi governa la regione non le percepisce? Non ci pensa? Tralasciamo il disagio enorme che ci sarà quando dovranno ristrutturare reparti “a pezzi”. Strutture già vecchie ed energivore, oltre che tecnicamente obsolete per diventare moderni nosocomi. La fiera dell’assurdo. 4 anni di tempo per partorire questa follia. E pensare che il presidente della regione si lamentava 4 anni fa che “gli altri” non avevano fatto niente. Se solo avesse continuato un progetto già pronto a quest’ora l’ospedale sarebbe quasi pronto.

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    • oltre che alla regione, bisogna interrogarsi sul meschino localismo ed il bieco egoismo che da sempre caratterizza il particulare di questi poveri ed irrecuperabili paeselli del vco, che meritano solo di scomparire!

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      • Mio caro, ogni mondo è paese….

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        • Purtroppo sono stato nel mio piccolo un facile profeta. Il peccato originale o meglio la prima vaccata è quella che conta. La bocciatura del piano aress giunta Ghigo. Così sistemiamo chi da una connotazione politica a questa scelta. Non c’entra nulla. La divisione territoriale ha determinato tutto. In sostanza la regione si è rotta di stare dietro alle nostre beghe da comari e ha deciso quello che la stragrande maggioranza degli amministratori ha evidenziato. Più ospedali e niente ospedale unico. A questo punto è inutile lamentarsi. Mi fa ridere il PD che vuole ora l’ospedale a ornavasso mentre ha affossato piedimulera che era la stessa cosa. E così continueremo ad, andare nella “fascista” Lombardia a curarci. Avete presente il film di Carlo Verdone quando va a votare? Ecco…

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          • Riguardo la sanità lombarda, non confondiamo la vicenda ospedale unico con l’eccellenza. Durante l’emergenza COVID è parso palese e fin troppo evidente il fallimento del modello lombardo, con una sanità territoriale poco capillare e troppo sbilanciata sul privato.

    • Bisognerebbe fare un tuffo nel passato recente per capire bene di chi sono le responsabilità. Ci ricordiamo le manifestazioni targate pd in difesa del castelli? Mica del nuovo ospedale di ornavasso! Andate a vedere gli ottimi articoli di Verbania mille venti. Se sbaglio il Direttore mi corregga pure. A ciascuno le proprie responsabilità.

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      • Sergio Ronchi 11 Maggio 2023, 19:44

        E’ paradossale e incredibile (ma vero) che sul territorio ci si scanni da decenni in questo modo su una questione di importanza assolutamente primaria come quella dell’assetto ospedaliero e sanitario ottimale nell’interesse di tutta la popolazione. Purtroppo continuano a prevalere divisioni e campanilismi e la politica ha dato e continua a dare ripetutamente il peggio di sè!
        sr

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      • A voler essere obiettivi, anche a destra è fallito l’omologo piano Ires. Quindi, da non dimenticare che la destra (quasi tutta) voleva l’ospedale unico. Poi, dopo aver perso per un soffio e in zona Cesarini (vedi ballottaggio) le ultime comunali verbanesi, tacendo volutamente a domande chiare e precise sull’argomento, stranamente i partiti della coalizione di destra hanno cambiato idea. Responsabilità ed ipocrisia bipartisan? Ebbene sì!

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        • in realtà tutti i piani sono falliti per pure divisioni e campanilismi come dice giustamente il Direttore Ronchi. Se vuole che Le dica che la responsabilità è di tutte le parti politiche va bene, è così. Quello che mi da fastidio è l’atteggiamento attuale di certi personaggi del PD che scaricano i barili come fossero portuali genovesi! Non si fa così. le responsabilità sono di tutti, anche di noi cittadini e anche dei famigerati e sedicenti “comitati” che non fanno altro che acuire i contrasti colpevolizzando solo la parte politica a loro non congeniale. Questo deve essere chiaro! Oramai la frittata è fatta e mentre nel resto del terribile Piemonte si costruiscono e si progettano ospedali nuovi, nel VCO no. Facciamoci una domanda e diamoci una risposta. Grazie.

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          • visto che siamo, me compreso ovvio, delle teste di …. ci meritiamo tutto questo ed il peggio del peggio che verrà: vco territorio da estinguere!

          • Difatti Aress o Ires cambia poco o nulla, cioè cambiano solo la vocale iniziale e qualche consonante finale. E, quando imperava la sinistra anche in Regione, era la destra che non voleva l’ospedale unico.

        • per quanto riguarda la sanità lombarda evidentemente non conosce la realtà. Come dire…se fosse stata pubblica ci sarebbero stati meno morti di COVID. Le ricordo le vittime in certe zone dell’Emilia Romagna. La Lombardia ha una densità di popolazione ampiamente al di sopra del resto del Paese e non è paragonabile a nulla l’impatto che c’è stato durante il COVID. Non la metta in politica…non è dignitoso. E i cittadini lombardi non hanno apprezzato la meschina e vigliacca campagna elettorale del centro sinistra rivotando Fontana con ampio margine. saluti

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          • Purtroppo la politica è alla base di tutto, non sono io a metterla su questo piano poco edificante. La verità è questa, può essere anche sgradevole o indegna, fatto sta che il povero Fontana è stato bistrattato in primis dai suoi, quasi fosse un capro espiatorio. Poi, non avendo più l’appoggio della Moratti, hanno preferito lui in quanto unica scelta condivisibile. In fondo è una brava persona, e in giro c’è decisamente di peggio, a destra e a manca. Riguardo la densità di popolazione, un motivo in più per riequilibrare l’assetto pubblico/privato, cercando per il futuro di non trascurare più il primo.

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