DURISSIMA POLEMICA ZACCHERA-MARCOVICCHIO

Marco Zacchera

Matteo Marcovicchio

Gli inviti di Valter Zanetta a lasciare da parte le divisioni personali e a ricompattare l’intero fronte del centrodestra sono regolarmente seguiti da un accentuarsi di polemiche e divisioni. Se ne ha la riprova oggi, poichè alla esortazione all’unità che il coordinatore di Fratelli d’Italia ha rilanciato ieri sera da Verbania, fa seguito una durissima polemica di cui sono protagonisti Marco Zacchera e il giovane alfiere del Nuovo Centrodestra Matteo Marcovicchio. Nel comunicato che riconfermava la candidatura di Marco Parachini, Marcovicchio non era certo stato tenero:  Zacchera – aveva scritto –  rappresenta ormai solo se stesso. Autosospesosi dal Pdl, ammiccante al Nuovo Centro Destra ma vicino idealmente a Fratelli d’Italia, sta con tutti e con nessuno, compreso il Centro Sinistra. Dice che è il momento di andare oltre gli schieramenti, ma tenta di accreditarsi come padre nobile del Centro Destra. La sua decisione di dimettersi e interrompere il mandato conferitogli dagli elettori, presa al di fuori dei partiti e contro i partiti della coalizione lo estromettono da ogni ruolo attivo. Stupisce anche che ogni sua esternazione, priva di ufficialità, venga dai media interpretata come voce autorevole…    A queste parole fa seguito la replica di Zacchera nei confronti del suo ex-Assessore, ora definito giovane rampante yuppie,  e i toni non sono certo da meno:  Il piglio saccente, la stoffa arrogante e fuori dai tempi fanno da corollario ad una candidatura calata dall’alto e credo che ogni lettore nel leggere un comunicato del genere  possa farsi una propria opinione dei rischi che il centro destra stia correndo considerando che da sempre le “primarie” sono segno di democrazia e di ascolto mentre Marcovicchio risponde  tentando di screditare la credibilità delle persone, attività che a quanto pare lo impegna più  che la politica. Verrà il momento per affrontare anche questo delicato aspetto. Grazie comunque a Matteo per la riconoscenza, ma soprattutto perché così tutti adesso possono capire lo stile, i metodi, la “stoffa” e le smodate ambizioni di certa gente che avevo intorno.

 

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