E’ DI UN DOCENTE VERBANESE L’IDEA DI DARE VITA AL “GIRO CHE NON C’E'”

E’ DI UN DOCENTE VERBANESE L’IDEA DI DARE VITA AL “GIRO CHE NON C’E'”

Il mese di maggio sarà senza Giro d’Italia  è c’è chi ha pensato di rendere omaggio comunque alla tradizione che dal 1909 accompagna la Corsa Rosa, regalandosi e regalando a chi avrà la voglia  di seguirle,  le storie fantasione di “un Giro che non c’è”.  E’ nato così il progetto SENZAGIRO, di cui è artefice con una propria idea poi condivisa da tanti amici il verbanese Paolo Bozzuto, docente al Politecnico di Milano dove si è laureato in architettura e per il quale è artefice anche di importanti ricerche, nonchè grande appassionato di ciclismo.  Paolo è figlio di Franco, che fu a lungo dirigente scolastico dell’Istituto Cobianchi e assessore al bilancio del Comune di Verbania, e fratello di Anna che attualmente ha la stessa delega nella giunta Marchionini.

Il prossimo 9 maggio a partire sarà così una squadra di scrittori e di illustratori che ogni giorno, in uno dei maggiori esperimenti di scrittura e grafica collettiva realizzati in Italia,  racconterà lo svolgimento della corsa mettendo in campo fantasia e passione per il ciclismo. Ciascuna tappa avrà un narratore e un illustratore diverso: l’invenzione della corsa e la classifica che ne deriverà andranno a comporsi in un puzzle di sguardi differenti, in una visione d’insieme che è sport, geografia, paesaggio, storia e storie lungo le strade e la primavera del Giro.  Nessuno sa, in partenza, come andranno la corsa e il racconto, chi vincerà e chi perderà. Accadrà tutto giorno per giorno, come in una corsa vera.     SenzaGiro sarà dunque un gioco che proverà a riempire le giornate di maggio rimaste… senza Giro. Ma giocare oggi non basta, occorre mettersi in gioco a sostegno di migliaia di persone che ogni giorno sacrificano salute e affetti in una scommessa ben più azzardata di un passatempo ciclo-letterario.  Per questo si è anche deciso di indirizzare la raccolta fondi attivata dal sito SenzaGiro.com là dove il Covid ha colpito più duro, a Bergamo. si destineranno le donazioni di sponsor e di privati a Namasté, cooperativa sociale che da vent’anni sul territorio della Bergamasca incontra e assiste 3000 persone fragili al giorno: disabili, anziani, malati, bambini e adolescenti in difficoltà. In queste settimane Namasé, pur fra mille difficoltà, ha intensificato i propri servizi facendo di tutto perché questa emergenza non provochi un’ulteriore e ancora più grave emarginazione.       Il “gruppo” dei SenzaGiro si va subito ingrossando. Tra i primi a correre a fianco è Touring Club Italiano che, giorno per giorno, fornirà i contenuti geo-turistici a corredodel racconto della tappa.  E si aspettano tanti altri compagni di strada.

Nella foto Paolo Bozzuto

Lascia un commento

La tua email non sarà pubblicata.