FERMATO IN DOGANA PER CONTRABBANDO DI 57 OROLOGI DI MARCA SWATCH

FERMATO IN DOGANA PER CONTRABBANDO DI 57 OROLOGI DI MARCA SWATCH

Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Verbania e l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, hanno sottoposto a controllo un uomo trentaduenne, cittadino italiano residente in Svizzera, trovandolo in possesso di 57 orologi di marca SWATCH non dichiarati al competente Ufficio Doganale. Finanzieri della Squadra Operativa Stanziale di Piaggio Valmara – Cannobio, nell’ambito di un servizio volto alla prevenzione e repressione delle violazioni valutarie e del traffico transfrontaliero di valuta, hanno sottoposto a controllo una vettura di piccola cilindrata mai passata per il valico in questione, proveniente da Locarno, con a bordo una persona che, alla consueta domanda di valuta e merci da dichiarare, rispondeva negativamente pur manifestando un evidente stato di apprensione. Alle ulteriori richieste dei militari operanti in merito al motivo del proprio viaggio, lo stesso forniva risposte generiche e poco convincenti che non permettevano di giustificarne il transito. Il crescente nervosismo induceva quindi i finanzieri a sottoporre la vettura ad un’approfondita ispezione doganale. Dopo aver sottoposto ad ispezione gli effetti personali dell’uomo, il controllo proseguiva quindi all’interno dell’autovettura rinvenendo, trasportate sul sedile posteriore dell’auto, due scatole che risultavano contenere gli orologi per un valore di circa 6.000 euro. Gli orologi erano contenuti tutti nella confezione originale; alcuni di essi erano di serie limitate e dal valore di centinaia di euro ciascuno.  Pertanto i finanzieri, in applicazione della normativa circa il movimento delle merci attraverso i confini di terra e gli spazi doganali, procedevano al sequestro amministrativo per la sottrazione delle merci al pagamento dei diritti di confine. Il soggetto per riavere la merce dovrà pagare i diritti di confine, ancora da quantificare esattamente alla luce del valore esatto stabilito da un perito, e sarà soggetto ad una sanzione amministrativa variabile dai 5.000 ai 50.000 euro.

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