FRONTE NAZIONALE: APPROVATO IL REGOLAMENTO BLUFF SULLE UNIONI CIVILI

FRONTE NAZIONALE: APPROVATO IL REGOLAMENTO BLUFF SULLE UNIONI CIVILI

Nella seduta del 31 Marzo u.s. il Consiglio Comunale di Verbania ha approvato il regolamento sulle Unioni Civili. Tutto come da copione. Presentato dal Sindaco Marchionini come atto puramente amministrativo al fine di evitare discriminazioni in tema di garanzie sociali, dall’assegnazione delle case popolari ad altri diritti, il dibattito ha rivelato, come avevamo preannunciato, il significato unicamente politico del provvedimento finalizzato al riconoscimento del matrimonio omosessuale. Il Fronte Nazionale ha documentato in modo inoppugnabile, per bocca del Capogruppo Tigano e come pure ammesso dal Dirigente del servizio in Commissione Istituzionale, come l’iscrizione a tale Registro non porti alcun vantaggio alle coppie di fatto. Già la Legge Regionale n. 3/2010 ed i diritti garantiti alla Famiglia Anagrafica (coabitazione e stato di famiglia unica richiesto dai conviventi) estendevano i Benefit Sociali a tutti i cittadini. Alla richiesta del Consigliere di rispondere quali sarebbero stati i nuovi benefici nessuno della maggioranza ha potuto dare risposta.

Abbiamo invece assistito, da parte dei consiglieri del Pd e della maggioranza di sinistra, a tutt’altra discussione mirante ad esaltare il valore etico e politico di un provvedimento che riconosce altre forme di matrimonio in alternativa alla famiglia legittima tra coniugi di sesso diverso così come riconosciuta dall’art. 29 della Costituzione Italiana. In pratica si è utilizzata l’approvazione di un provvedimento amministrativo, privo di contenuti nuovi, per avvalorare la tesi del matrimonio e della famiglia alternativa. Ma non doveva essere questa la discussione nelle intenzioni dichiarate dal Sindaco e dalla Giunta. Nello smontare i contenuti amministrativi del provvedimento comunale e senza emettere giudizi etici sulle libertà e sulle sensibilità delle coppie omosessuali, il Fronte Nazionale ha denunciato la mancanza di un dibattito serio e approfondito su un tema che tocca sensibilità personali e religiose dell’intero popolo Italiano e che pertanto solo il Parlamento può regolamentare con Legge Nazionale. Nonostante questo atteggiamento estremamente responsabile e rispettoso del gruppo consiliare del Fronte non sono mancati, da parte di alcuni consiglieri della Sinistra, attacchi gratuiti al Capogruppo Tigano nel calunnioso tentativo di attribuirgli atteggiamenti non troppo velatamente omofobi. Chiediamo a questi consiglieri, evidentemente a corto di argomenti, sulla base di quali considerazioni e prove hanno espresso giudizi denigratori nei confronti di un consigliere e di un Movimento Politico nuovo nella scena politica nazionale, di cui nulla sanno, dimostrando di basarsi unicamente su pregiudizi negativi. Li aspettiamo al varco del confronto politico, forti dei nostri convincimenti e dei nostri principi ma evitino d’ora innanzi presunzione, supponenza e mancanza di rispetto delle opinioni altrui.

Giorgio Tigano, Sara Bignardi

Gruppo consiliare Fronte Nazionale

 

Lascia un commento

La tua email non sarà pubblicata.