GIOCO D’AZZARDO, LA POLEMICA ESPLODE

GIOCO D’AZZARDO, LA POLEMICA ESPLODE

Esplode la polemica sui provvedimenti della giunta Cirio che svuotano la legge regionale sul contrasto al gioco d’azzardo e che accese reazioni sta suscitando anche a Verbania, città particolarmente sensibile al problema.  Abbiamo già pubblicato le valutazioni della Lega Salvini, secondo la quale si mira a salvaguardare il settore del gioco legale, ma partiti, associazioni, cittadini insorgono. Qualcuno parla di blitz dei “furbetti della notte” in chiaro riferimento alla manovra notturna con cui l’amministrazione regionale ha calato l’emendamento che  significa di fatto lo svuotamento della legge in vigore  e dà seguito ad un atteggiamento particolarmente caro al centrodestra.   Con l’eliminazione della valenza retroattiva delle norme relative al distanziamento delle sale da gioco da luoghi sensibili tra cui scuole e sportelli bancomat, si è voluta cambiare una legge considerata troppo severa poiché penalizzava i gestori già attivi prima dell’entrata in vigore della legge nel 2016.   Le opposizioni però, per le quali abbiamo già pubblicato il duro intervento del consigliere regionale Domenico Rossi del Pd,  respingono una simile giustificazione  in quanto di fatto si vanificano i risultati raggiunti per salvare dalla dipendenza patologica dalle macchinette da gioco i soggetti fragili, a partire dagli anziani. Si parla di atto scandaloso e inqualificabile, il Pd denuncia un comportamento definito vergognoso, il Movimento 5 Stelle una operazione criminale, né diversi sono i toni  di Liberi Uguali Verdi e di associazioni tra cui Libera e Gruppo Abele. Tra gli interventi c’è anche quello di Chiara Fornara direttrice del Consorzio Servizi Sociali del Verbano: Penso che questa posizione faccia del male a molte persone e famiglie, che vivono il dramma di chi ha una dipendenza patologica da gioco d’azzardo. La politica, che non sa vedere questi problemi o peggio li fomenta, non mi piace. Vedere città desertificate con molte persone davanti alle sale da gioco in attesa di sperperare i tanti o pochi soldi a disposizione mi riempie di un devastante senso di impotenza e solitudine. Chi non vede, non vuol vedere e difende non interessi collettivi ma quasi certamente sporchi  interessi di pochi.

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