I LAVORI DI RESTAURO DEL MAUSOLEO CADORNA

I LAVORI DI RESTAURO DEL MAUSOLEO CADORNA

I lavori di restauro del Mausoleo del generale Luigi Cadorna iniziati la scorsa settimana sono stati presentati questa mattina sul lungolago di Pallanza; ad essi si procede a 90 anni dalla inaugurazione del monumento del celebre architetto Marcello Piacentini, contestualmente all’intervento di riqualificazione del lungolago di piazza Garibaldi. Dovrebbero concludersi nella prossima primavera, anche se i primi risultati per la parte alta del monumento potrebbero evidenziarsi già entro la fine dell’anno.  Alla presentazione sono intervenuti il sindaco Silvia Marchionini,  rappresentanti del Comitato 10 Febbraio, Carlo Ghisolfi per il Museo del Paesaggio, la restauratrice Katia Zanetti.  Il sindaco ha sottolineato che l’intervento (costo oltre 100.000 euro) riporterà il monumento al suo aspetto originario e  ne recupererà appieno la valenza artistica e turistica, sistemando anche la zona circostante.  Fabio Volpe ha sottolineato che il Comitato 10 Febbraio, già impegnato  nella sistemazione di altri monumenti cittadini,  contribuisce all’opera con 10.000 euro ed è orgoglioso di questa partecipazione.   Note tecniche sul restauro sono state fornite da Zanetti, sottolineando che si tratta di un lavoro impegnativo per il quale si deve salire con le impalcature fino a 18 metri di altezza. Si inizia con la rimozione di muschi, muffe e licheni e ripristino della copertura, cui seguiranno  partendo dall’alto le stuccature per eliminare i rilevanti problemi di degrado.  La seconda parte dell’interventoi sarà dedicata alle statue e alla parte interna.

Ecco la descrizione specifica del luogo e gli aspetti storici tratti dal sito ECOSISTEMA VERBANO:
All’inizio del Lungo Lago di Pallanza sorge il Mausoleo del generale Luigi Cadorna. Questo monumento, inaugurato nel 1932 fu voluto dai reduci della prima guerra mondiale. L’autore del mausoleo è l’architetto Marcello Piacentini accademico d’Italia. Il monumento, realizzato in serizzo proveniente dall’alta Val  d’Ossola,  è costituito da una sorta di torre a pianta quadrata, alla cui base della quale  si accede da ogni lato, mediante delle scalinate, alla camera dove in un sacofago in porfido rosso  riposa il corpo del generale Luigi Cadorna. Su ciascun lato del mausoleo sono addosssate dodici statue che rappresentano vari tipi di combattenti italiani: il fante, l’ardito, il mitragliere, il marinaio, l’aviere, il bersagliere, l’alpino, il geniere, lo studente, il contadino e il milite della rivoluzione. Le statue sono opera degli scultori Arturo  Dazzi, Selva e Giovanni Prini. All’interno vi è una scultura rappresentante il Cristo opera di Romanelli. L’edificio fu realizzato dall’impresa Conterio, il materiale lapideo venne fornito dalla ditta dei fratelli Lanfranchi mentre le cancellate che circondano il monumento furono realizzate dall’artigiano Donzelli. Sulle pareti del mausoleo compare un’epigrafe di Carlo Delcroix.
La tumulazione nel mausoleo di Pallanza del corpo del generale Luigi Cadorna avvenne il mattino  di sabato 21 maggio 1932. La salma di Cadorna vi fu trasportata su un fusto di cannone del 17° Artiglieria di Campagna di stanza a Novara. Alla cerimonia partecipò, come rappresentante del re, Amedeo di Savoia duca d’Aosta assieme ai delegati del Governo, del parlamento e del Partito Fascista. Numerosi furono i mutilati di guerra e gli ex combattenti (ottomila secondo le testimonianze dell’epoca), provenienti da ogni parte d’Italia, che presenziarono alla tumulazione. 

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