IL CAI ANNUNCIA PROGETTO PER MONITORARE LE SORGENTI DI MONTAGNA NELLA GIORNATA MONDIALE DELL’ACQUA

IL CAI ANNUNCIA PROGETTO PER MONITORARE LE SORGENTI DI MONTAGNA NELLA GIORNATA MONDIALE DELL’ACQUA

Oggi, GIORNATA MONDIALE DELL’ACQUA, il CLUB ALPINO ITALIANO annuncia il via del progetto “Le sorgenti d’acqua: una conoscenza fondamentale nell’era del cambiamento climatico”, con il quale si intende studiare, monitorare e classificare il numero e le caratteristiche di sorgenti e fontanelle alpine e appenniniche, mettendo poi i risultati a disposizione di tutti . Il tema dell’edizione di quest’anno è  proprio il legame tra acqua e cambiamento climatico: Le sorgenti d’acqua: una conoscenza fondamentale nell’era del cambiamento climatico. Le sorgenti d’acqua sono diventate un argomento di grande interesse perché il riscaldamento globale sta avendo un impatto significativo sul ciclo idrologico del pianeta, influenzando la disponibilità di acqua dolce e la qualità delle fonti idriche. La crescente domanda di acqua, la diminuzione delle precipitazioni e lo scioglimento dei ghiacciai rappresentano una minaccia per la disponibilità di questa risorsa. Consapevole di ciò, il CAI ritiene importante comprendere il ruolo delle sorgenti d’acqua per l’ecosistema e adottare misure per preservare e proteggere queste risorse vitali per il nostro pianeta e per la nostra sopravvivenza.   Gli obiettivi sono capire quante sorgenti e fontanelle sono presenti nei territori alpini e appenninici del Paese, dove si trovano, quali sono le loro caratteristiche (come portata, composizione chimica e potabilità) e quali sono le variazioni temporali delle stesse.  Si parte da due dati già disponibili: le 4.685 sorgenti e le 28.979 fontanelle ubicate lungo la Rete escursionistica italiana presenti nel database OpenStreet Map.
Siamo di fronte a una situazione climatica ormai diventata strutturale e non più eccezionale – afferma il verbanese Antonio Montani presidente generale del Cai -. Con questo progetto, il Cai
intende dare il proprio contributo per capire la situazione relativa alla disponibilità di un bene primario come l’acqua, fondamentale per ogni tipo di attività umana in montagna e non solo, mettendo poi i risultati a disposizione di tutti per facilitare lo studio delle soluzioni necessarie per accrescere la resilienza.  Il progetto vede come capofila la Struttura operativa Sentieri e cartografia del Cai. L’intento è quello di coinvolgere, oltre agli organi tecnici e alle Sezioni del sodalizio, il Ministero dell’Ambiente, le università e i centri di ricerca. La presentazione dei risultati è prevista per il mese di dicembre 2023.

Prima foto Raffaele Marini

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