Il Canton Ticino rimarrà chiuso fino al 3 maggio come l’Italia. Lo ha deciso il Consiglio di Stato posticipando di una settimana la data prevista per le riaperture, in considerazione del fatto che il numero di contagi e di decessi continua a rimanere alto. Il ritorno alla normalità sarà progressivo e gli svizzeri dovranno poi indossare le mascherine sul posto di lavoro Rimarranno in vigore fino all’11 maggio le limitazioni ai negozi di generi alimentari di vendere solo beni di prima necessità. Contro il ritorno al lavoro anticipato si erano espressi con preoccupazione anche nel Vco, dato l’intenso movimento di lavoratori frontalieri, i sindacati e alcuni amministratori. Tra essi il sindaco di Verbania Silvia Marchionini, che aveva scritto una lettera alle autorità elvetiche invitando ad una progressiva riapertura delle attività con la cautela auspicata da tutta la comunità scientifica nel definire la ripartenza, tenuto conto degli effetti delle scelte nei territori di confine e intraprendendo ogni azione di coordinamento con gli organi istituzionali delle aree interessate al fine di contenere la diffusione del contagio.
