Da Palazzo Lascaris è giunto oggi il voto del consiglio regionale favorevole a maggioranza alla scelta tanto discussa del mantenimento per il Vco del doppio ospedale previo rifacimento dei presidi attuali Castelli di Verbania e San Biagio di Domodossola. Dal punto di vista politico c’è da registrare che al voto non hanno partecipato il presidente del Piemonte Cirio e l’assessore alla sanità Icardi, con la conseguenza che la scelta suddetta appare sostanzialmente fare capo solo al capogruppo leghista Alberto Preioni, rappresentante del Vco in assemblea. Il primo commento giunge da Alice De Ambrogi per la segreteria provinciale del Pd: Si è votata la proposta dei due ospedali, senza che sia minimamente chiaro (non c’è infatti uno straccio di documento in proposito) quali reparti si manterranno, oltre ai 150 posti letto per presidio genericamente indicati. Saranno mantenuti due veri Dea con tutti i reparti che devono avere per poter funzionare? O sarà mantenuto il modello dell’ospedale unico plurisede con mezzo Dea a Verbania e mezzo a Domodossola, come sta avvenendo da anni, con tutte le difficoltà ben note? Nessuno lo sa. Per questo ribadiamo che la scelta di abbandonare la strada della costruzione di un nuovo e moderno ospedale (richiesto a gran voce dalla maggioranza dei Sindaci, operatori sanitari, categorie economiche, sociali e sindacali ecc.), affiancato da una forte presenza della medicina territoriale e delle Case della Salute, per noi è un clamoroso errore. I servizi disastrosi (nonostante il generoso impegno di chi ci lavora), le visite per cui si aspettano mesi se non anni, l’impiego massiccio e sempre più forte dei medici gettonisti sono l’allarme che ormai da anni suona forte e chiaro.
Il comportamento ponziopilatesco di Presidente e assessore addetto ai lavori la dice lunga……
In realtà ha votato il consiglio comunale e non solo preioni. Le assenze sono senza dubbio significative ma certamente non contrarie al voto. Per me l’ospedale doveva essere fatto 20 anni fa ma il… Pd non lo ha voluto. La lega ad onore del vero ha da sempre sostenuto la ristrutturazione degli ospedali esistenti. A questo punto inutile discutere o andare da qualche giudice contabile a fare figuracce. Rifacciamo i due ospedali e rendiamo più efficiente la sanità territoriale. Inutile ora parlare di tragedie o momenti drammatici quando ci si scanna da 20 anni e più. A questa è pura ipocrisia.
Però è quantomeno dubbio il comportamento politico, apparentemente neutrale, di 2 elementi di punta della maggioranza… Per il resto, la lega sull’argomento ha avuto in passato una posizione a dir poco ambigua, per non dire tacitamente favorevole all’ospedale unico in quel dell’Ossola. Poi, all’indomani della sconfitta elettorale alle comunali verbanesi, ha stranamente cambiato idea! Basta leggere le dichiarazioni sull’argomento del loro candidato sindaco di coalizione, che chiedeva chiarezza e una posizione univoca, nelle 2 settimane antecedenti il ballottaggio. Ad ogni modo, spero che questi soldi vengano ben spesi, e che ci siano gli opportuni controlli, sia nella legittimità che nel merito.
Aspetto che Montani, dichiari che non vuole più perseguire la vandita del Castelli a privati.
Ma anche se questo avvenisse, la decisione presa resta una delusione, due ospedali piccoli non sono uguali ad uno grande: in uno grande è corretto investire con attrezzature di alto livello e le professionalità hanno modo di svilupparsi di più. In due piccoli ospedali, le eccellenze si raggiungono più a fatica. Di fatto quando ci sarà una emergenza continueremo ad andare in ospedali siti al di fuori della Provincia. Uno sciatore o un alpineista che cade in montagna, viene già oggi trasportato in elicottero minimo a Novara. Se ci fosse un ospedale unico d’eccellenza magari sarebbe rimasto qui.
Questo è il mio metro di paragone per giudicare la sanità del VCO.