E’ un vespaio di polemiche quello che suscita a Stresa e nel Verbano il servizio andato in onda nell’ultima puntata di “Report”, la nota trasmissione di inchiesta di Rai Tre, avente per oggetto la tragedia della funivia del Mottarone. Ne troviamo eco anche in alcuni comunicati ricevuti e nelle dichiarazioni di vari lettori. C’è chi tira in ballo singole persone coinvolte nella vicenda esprimendo anche giudizi al loro riguardo, ma non è su questo che vogliamo soffermarci trattandosi di valutazioni su cui toccherà esprimersi all’autorità giudiziaria. Piuttosto ciò che suscita accese discussioni e anche espressioni di sdegno sono le espressioni in cui nella trasmissione televisiva si parla di tragedia annunciata, di problemi della funivia e di presunta leggerezza e superficialità nella sua gestione, di omessi controlli di cui tutti sarebbero stati al corrente, chiamando pertanto in causa l’intera comunità ed esprimendo su di essa una impressione fortemente negativa. Da qui le reazioni di protesta di cui si è fatta interprete la stessa prima cittadina Marcella Severino, esprimendo il proprio disappunto e non escludendo conseguenze giudiziarie.
Ma ecco alcune altre valutazioni. Andrea Fasola Ardizzoia di Stresa, coordinatore provinciale del movimento Azione di Carlo Calenda, non accetta che i cittadini possano risultare collusi ed avere una sorta di responsabilità indiretta per l’accaduto e respinge fermamente la comunicazione negativa che si riflette sulla città. Di opinione analoga Luigi Songa di Fratelli d’Italia: Pur rispettando il lavoro di giornalismo d’inchiesta della trasmissione Report, non possiamo che rappresentare il nostro disappunto per il dato denigratorio nei confronti di una città come Stresa. Cercare di far passare un messaggio mediatico che dipinga Stresa e i suoi abitanti come sostanzialmente collusi in un atteggiamento complice di questioni potenzialmente gravi ci pare assolutamente immotivato e non attinente alla realtà. Renato Brignone nel blog Verbania. Focus. on giudica penose le difese “corporative” e critica con toni duri chi attacca Report per la difesa della propria città senza un accenno alle minacce o alla perdita di lavoro per i dipendenti che pretendevano sicurezza.
certo, quando si scoperchia il pentolone, tutti a fare le vittime!