
Sono nel carcere verbanese padre e figlio colombiani (57 e 26 anni) corrieri della droga. Sembravano normali turisti e tali si erano dichiarati, ma il loro comportamento, numerosi visti di passaggio tra Paesi sudamericani sul passaporto e alcuni ritrovamenti nel bagaglio hanno destato il sospetto che potesse trattarsi di corrieri della droga da parte di militari della Guardia di Finanza di Domodossola durante il controllo su un treno proveniente da Ginevra e diretto a Milano. All’ospedale San Biagio è stata rilevata la presenza nello stomaco di entrambi di corpi estranei, poi rilevatisi 121 ovuli contenenti 1.887 grammi di cocaina. Da qui l’arresto e il trasferimento nella casa circondariale di Pallanza.