IN PREFETTURA UNA INTENSA COMMEMORAZIONE PER LA GIORNATA DELLA MEMORIA

IN PREFETTURA UNA INTENSA COMMEMORAZIONE PER LA GIORNATA DELLA MEMORIA

Folta partecipazione e adesione intensa alla cerimonia che questa mattina presso la sede della Prefettura del Vco a Villa Taranto ha riunito autorità, rappresentanti di associazioni, cittadini e studenti per celebrare la Giornata della Memoria e con  essa ricordare la Shoah, le leggi razziali, la persecuzione dei cittadini ebrei, la deportazione, la prigionia e la morte, e tutti coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio e a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.  Dopo l’introduzione con l’Inno Nazionale, forti richiami al dovere della memoria da interpretare anche come strumento di azione politica e sociale sono giunti dagli interventi del sindaco Silvia Marchionini,  del vicepresidente della Provincia Rino Porini. Il prefetto Michele Formiglio ha sottolineato con forza gli aspetti più tragici di disumanizzazione, annullamento della persona,  sterminio sistematico, genocidio, con crimini neppure definibili che hanno caratterizzato questo buco nero nella storia dell’Umanità facendo raggiungere il fondo della barbarie. Ha aggiunto che oggi e sempre dovbbiamo dimostrare di avere capito la lezione della storia.  Tra i rischi che possono intralciare il raggiungimento di questo obiettivo gli studenti nel corso delle loro riflessioni hanno evidenziato quello dell’indifferenza,  che occorre respingere con massima fermezza.  Il professor Pierantonio Ragozza ha svolto una analisi storica del periodo in cui maturarono i tragici fatti ricordati, con specifico riferimento alle vicende dell’antisemitismo locale.  A conclusione della cerimonia, intervallata dalle apprezzate esecuzioni musicali di Angela Centola e Antonio Di Sabato, il Prefetto del Vco Michele Formiglio ha consegnato ai familiari del signor Aldo Cardini la medaglia, prevista dalla Legge ai cittadini militari e civili deportati ed internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra ed ai familiari dei deceduti, concessa con decreto del Presidente della Repubblica ad Aldo Cardini,  nato a Chignolo Verbano l’11 settembre 1924. Durante l’attività militare rinnegò il fascismo e militò come partigiano sulle Alpi piemontesi, dove sulle pendici del Mottarone il 31 dicembre 1944 fu catturato dall’esercito tedesco. Partì dal Binario 21 della Stazione Centrale di Milano e fu internato fino al 5 maggio 1945, prima a Mauthausen e successivamente a Gusen. La medaglia d’onore è stata consegnata alla figlia Marinella Cardini.

Se comprendere e’ impossibile, conoscere e’ necessario perche’ ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte e oscurate: anche le nostre   Sono le parole di Primo Levi affidate alla riflessione negli interventi degli studenti.

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