I RISULTATI DEL TAVOLO DEL FRONTALIERATO DELLA PROVINCIA DEL VCO

I RISULTATI DEL TAVOLO DEL FRONTALIERATO DELLA PROVINCIA DEL VCO

Presso la sala consiliare della Provincia del Vco si è riunito il Tavolo del Frontalierato per discutere della Introduzione della nuova tassa della sanità per i vecchi frontalieri.  Con i  rappresentanti dei sindacati  CGIL, CISL, UIL, UNIAS, OCST,  SYNA,  c’erano quelli delle istituzioni e cioè consigliere regionale, presidente della Provincia,  capigruppo di Vco Provincia d’Europa, Progetto Vco,  Centro riformista, Unione Valle Vigezzo e Unione Alta Ossola.  All’unanimità, come già accaduto nella precedente riunione,  il Tavolo si è espresso per dare massimo risalto alla richiesta di stralcio della norma che introduce la tassa per la sanità nei confronti dei vecchi frontalieri.  Per dare il più ampio risalto possibile alla richiesta emersa nuovamente  in modo unanime, si è convenuto di dare mandato al Presidente della Provincia di proporre un ordine del giorno  a tutti i Comuni del Vco, di raccoglierli una volta approvati e di inviarli al Governo. In merito ai risultati del Tavolo, ecco le dichiarazioni di sindacalisti presenti:

GIGI BACCHETTA (CGIL Novara VCO)      Saremo soddisfatti solo una volta che si rimedierà a quanto fatto dal Governo in legge di bilancio; per ora accogliamo favorevolmente la posizione espressa dal tavolo all’unanimità e l’impegno che la Provincia intende mettere in campo a difesa del nostro territorio. Ne va della sopravvivenza economica e sociale del VCO, non si parla solo delle 8.000 famiglie dei “vecchi frontalieri” coinvolte direttamente, di oltre il 10% degli occupati del nostro territorio, di oltre un abitante ogni 20: si parla anche di valutare gli effetti della mancata spesa nell’economia locale e dei riflessi sulla nostra occupazione, già ad oggi colpita dalla precarizzazione che il terziario ha portato con sé negli ultimi decenni. Chi vuole bene al VCO deve avere a cuore questo problema e mobilitarsi affinché questa tassa – dai dubbi profili di legittimità, dai nulli effetti sulla risoluzione dei problemi della sanità territoriale che si prefigge di risolvere, ma dalla certa ricaduta negativa sulle tasche dei lavoratori e dei cittadini della nostra provincia – sparisca al più presto.

ROMINA BACCAGLIO (CISL PIEMONTE ORIENTALE)       Abbiamo rimarcato l’importanza di tener conto dello status del Verbano Cusio Ossola come provincia a specificità montana e abbiamo tutti ribadito all’unanimità la nostra unica e ferma posizione che è quella dello stralcio di questa tassa introdotta dalla legge di bilancio. Nella discussione si è anche parlato dei problemi ancora non risolti come quello dell’assegno unico, dell’erogazione della Naspi e del nuovo accordo entrato in vigore a luglio del 2023, perché vecchi o nuovi frontalieri, le tutele devono essere garantite a tutti!

DANILO MORO (UNIA CANTON TICINO)       Siamo soddisfatti dell’unità di intenti emersa questa sera, sia da parte sindacale che istituzionale; auspichiamo che non duri solo per i prossimi mesi, fino alle elezioni, ma che continui per vincere insieme questa battaglia e stralciare questa legge iniqua che il governo vuole imporre ai lavoratori.

EDUART BRAKA (UNIA VALLESE)       Siamo tutti d’accordo per lo stralcio di questa norma. I frontalieri pagano già la sanità attraverso i ristorni (dal 38% al 40% di quanto versato in Svizzera viene rigirato all’Italia). Sono un frontaliere e vivo in prima persona questo problema, per questo conosco direttamente il problema e sono pronto, insieme a tutti gli altri, ad andare avanti fino alla cancellazione di questa manovra.

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