Inaugurata presso Casa Ceretti la mostra Dal paesaggio della sussistenza a quello della wilderness, che racconta il territorio del Parco Nazionale della Val Grande come laboratorio di lettura e di interpretazione delle trasformazioni del paesaggio. Sarà aperta fino al 13 dicembre al venerdi, sabato, domenica e nei giorni festivi dalle 10 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18, inoltre saranno possibili visite per le scuole ogni giorno su prenotazione al numero 0324-87540.
Nell’esposizione quadri scenografici, fotografie, reperti, mappe e suoni accompagnano il visitatore in un viaggio spazio-temporale che, oltre la wilderness, esplora il paesaggio culturale delle “terre di mezzo” del Parco e del suo intorno e fa emergere struttura e dettagli di un paesaggio profondamente ed intimamente costruito dall’uomo. Il Parco ha finanziato una attività di ricerca scientifica con il Politecnico di Torino a supporto delle proprie finalità di conoscenza, salvaguardia e valorizzazione dei territori nelle valenze di paesaggio culturale sedimentate nel corso dei secoli. La ricerca si colloca in un percorso condiviso con le realtà locali dei territori delle Vallintrasche volto a realizzare un ecomuseo del tempo e dello spazio delle terre di mezzo, attraverso nuove pratiche di comunità e con un allestimento e un modello comunicativo a struttura reticolare facente perno sul centro visita di Intragna. Il progetto ecomuseale è contemplato tra le azioni della Carta Europea del Turismo Sostenibile e si sviluppa in collaborazione con il Museo del Paesaggio. L’obiettivo della ricerca e del progetto ecomuseale avanza attraverso un processo di lettura del paesaggio di bassa Val Grande, Valle Intrasca e bassa Ossola, ovvero i territori del parco corrispondenti alle cosiddette “terre di mezzo”, analizzando i caratteri geo-strutturali, naturali e culturali dei territori valgrandini, la loro formazione e trasformazione nel tempo, la loro memoria e la visione futura nelle popolazioni locali.
