INIZIATIVE PER RICORDARE LE STRAGI DI EBREI SUL LAGO MAGGIORE

INIZIATIVE PER RICORDARE LE STRAGI DI EBREI SUL LAGO MAGGIORE

Un anniversario triste per il Lago Maggiore è quello in cui lo si ricorda teatro delle prime stragi di Ebrei in Italia. La prima a Baveno il 13 settembre 1943 (due giorni prima di quella di Meina), quando i Nazisti si scagliarono contro 14 civili ebrei inermi che dimoravano in quel momento a Baveno e che dopo il rastrellamento furono uccisi e gettati nel lago.  La strage è stata ricostruita  storicamente e culturalmente ed ora, in occasione del Giorno della Memoria del 27 gennaio 2022  il gruppo consigliare Comunisti per Baveno chiede  con un ordine del giorno/mozione che il Comune si adoperi affinchè, come avvenuto in tanti paesi e città (fra cui il Comune di Meina) dove sono stati prelevati e/o uccisi cittadini ebrei, vengano collocate nel territorio 14 Pietre d’Inciampo (con le modalità ufficiali di registrazione) a ricordo delle donne e degli uomini uccisi barbaramente dalla violenza nazifascista nel 1943. Si chiede il supporto di Sezione Anpi Alto Vergante,  Comitato Anpi Provinciale e Casa della Resistenza di Verbania per una puntuale ricerca e per procedere poi a collocare le Pietre d’Inciampo davanti alle case di dimora e/o davanti alla Villa Fedora, sede del Comando Nazista dove furono imprigionati e torturati gli ebrei e tanti antifascisti. Si chiede altresì di collocare davanti a Villa Fedora un pannello a ricordo della persecuzione degli ebrei ma anche degli oppositori e delle altre categorie invise al regime nazifascista raccontando cosa avvenne e chi furono i carnefici e le vittime.

 

Intanto un’altra pietra d’inciampo con una targa con la scritta “Alle vittime, ai superstiti, ai giusti dell’Eccidio del Lago Maggiore. Stresa, 22 settembre 1943” viene collocata per il Giorno della Memoria il 27 gennaio proprio a Stresa all’ex collegio Rosmini, ora sede dell’Istituto Maggia.   E una ulteriore in ricordo delle vittime della Shoah  con la scritta “La Giornata della Memoria, per non dimenticare” giunge dal Ministero dell’Istruzione e dalla Fondazione MITE.

 

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