LA CELEBRAZIONE DEL 25 APRILE

LA CELEBRAZIONE DEL 25 APRILE

Messa nella basilica di San Vittore in suffragio dei Caduti,  quindi corteo da piazza San Vittore fino al Monumento ai Caduti  sul lungolago di Intra per deposizione della corona, saluti delle Autorità e orazione ufficiale della giornalista e scrittrice Giuliana Sgrena. Queste in estrema sintesi le fasi della cerimonia con cui oggi Città di Verbania, Prefettura e Provincia del Vco, Associazione Casa della Resistenza,  Comitato Anpi del Verbano  hanno organizzato la celebrazione della festa nazionale del 25 APRILE 2022,  77° ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE dal nazifascismo, conclusa poi da esecuzioni dell’Ente Musicale Verbania.

Una celebrazione cui purtroppo fanno da sfondo scenari di guerra e negli interventi non sono mancati naturalmente i richiami al conflitto che sta insanguinando l’Ucraina e riportando d’attualità sul suolo europeo tragiche immagini che ci si illudeva potessero per sempre non fare più ritorno. Per Franco Chiodi, presidente di Anpi Vco,  questo 25 Aprile deve essere soprattutto una ricorrenza di impegno unitario per la Pace, sostenendo ogni sforzo per scongiurare l’estensione del conflitto e per fermare l’aggressione.  Il sindaco Silvia Marchionini ha ricordato l’incredibile biennio di pandemia aggiungendo che,  quando si faceva largo la speranza di uscirne,  è sopraggiunta una realtà impensabile come il dramma della guerra che si fatica a capire, ma contro il quale non si può rinunciare all’impegno unitario per la libertà e la democrazia che sono conquiste del 25 Aprile.

Dal presidente della Provincia Alessandro Lana è giunto l’appello al rispetto delle Istituzioni e dei valori che sono patrimonio del vivere civile, nonchè il pensiero al popolo ucraino oppresso e all’esigenza prioritaria di porre termine al conflitto. Il prefetto Michele Formiglio a sua volta ha richiamato i valori della Resistenza e l’esigenza di essere democratici sempre in allarme come dimostra l’attuale situazione internazionale.

Giuliana Sgrena ha espresso valutazioni sulle vicende personali e locali della Liberazione per giungere ad una ferma condanna dei rigurgiti fascisti che caratterizzano l’attuale fase storica e che vanno combattuti con assoluta fermezza.  Sulla guerra in corso non si può non essere non essere dalla parte del popolo ucraino aggredito e del suo diritto a resistere.  Impegno prioritario assoluto deve essere fermare la guerra ed in tal senso è lecito chiedersi se l’invio di armi sia la via giusta da seguire o se non serva piuttosto ad aggravare la situazione fomentando le ostilità.  Solo un concorde impegno internazionale per la Pace può fermare la spirale della violenza.

 

Foto Verbania MillEventi

 

 

 

 

 

 

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