LA FIALS DENUNCIA IL COLLASSO DELLA SANITA’

LA FIALS DENUNCIA IL COLLASSO DELLA SANITA’

Il sindacato Fials denuncia nel Vco una situazione occupazionale degli operatori della sanità pubblica e privata completamente degenerata.  Il riferimento è alle già gravi carenze di personale  e  alle gravose condizioni organizzative (rientri in servizio carichi di lavoro logoranti e cumuli di straordinari,  ecc ) sia in Asl che nel privato ( Istituto Auxologico italiano , Centro Ortopedico di Quadrante, Fondazione Sacra Famiglia. Eremo di Miazzina e strutture assistenziali ),  nonchè ai pesanti tagli di risorse economiche destinate all’ assistenza imposti dalla Regione Piemonte che hanno accentuato e soprattutto hanno prodotto una situazione definita drammatica. In una zona dove l’occupazione oramai si sostiene quasi esclusivamente sul terziario e frontalierato – si legge in un comunicato – , in sanità si avvertono segnali raccapriccianti per i 4500 addetti , oltre ai tanti lavoratori dell’ indotto. Infatti, si sono aperte quasi dovunque vertenze di lavoro davvero inquietanti, poichè si prevedono ancora riduzioni di organico , tagli agli stipendi, aumenti di ore settimanali extra contrattuali non retribuite, tutto ciò a discapito dell’occupazione e della qualità del servizio. Nel settore privato, in particolare, si è arrivati davvero al paradosso. Il CCNL è fermo da 10 anni e di contro si sta pensando di ridurre gli stipendi tabellari del 5 /10 per cento  ai lavoratori . Inoltre sul fronte delle assunzioni, in alternativa al contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, le Amministrazioni degli ospedali corrispondono ai liberi professionisti quote e tariffe orarie ridicole per l’attività istituzionale.  Altro motivo di preoccupazione denunciato sono le  possibili delocalizzazioni delle attività di assistenza sia verso altre zone d’ Italia che verso l’ estero.

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