LA POLIZIA SCOPRE FURTI DI CARBURANTE PRESSO L'OFFICINA DELLA NAVIGAZIONE LAGO MAGGIORE DI INTRA. DENUNCIATI TRE DIPENDENTI PER FURTO AGGRAVATO

Personale della Squadra Mobile della Questura, dopo un’accurata attività investigativa anche con l’impiego di specifiche apparecchiature tecniche a seguito di numerose, qualificate segnalazioni nelle quali veniva rappresentato il sospetto che presso le officine della gestione Navigazione Lago Maggiore qualcuno sottraesse gasolio destinato al rifornimento dei natanti, ha denunciato a piede libero tre dipendenti in servizio ad Intra responsabili di furto aggravato. Essi avevano prelevato il gasolio destinato al rifornimento dei natanti contenuto in taniche della portata di circa 20/30 litri, sottraendolo all’azienda. In particolare uno di loro è stato colto in flagrante quando una mattina, dopo aver preso regolare servizio, si allontanava dal luogo di lavoro portando con sé un carrello con all’interno un oggetto celato da una involucro scuro, depositandolo sulla propria auto parcheggiata poco distante e ritornando immediatamente al lavoro. Notata questa operazione la persona veniva sottoposta a controllo mentre, al termine del servizio, si allontanava a bordo della sua auto. Nel cofano della stessa veniva rinvenuta una tanica di materiale combustibile di circa 20 litri. Nell’abitazione dell’uomo, a seguito di perquisizione domiciliare, i poliziotti rinvenivano un notevole quantitativo di gasolio conservato in numerose taniche dello stesso tipo e colore di quella asportata dalle officine della Navigazione laghi di Intra, per un peso complessivo di circa 200 chilogrammi. L’uomo, un verbanese di circa cinquant’anni, giustificava il possesso di tale materiale affermando trattarsi di una scorta per “uso personale”. Il materiale veniva subito sequestrato. Altri due colleghi che erano stati visti e ripresi mentre si allontanavano dal luogo di lavoro con taniche piene e pesanti, venivano denunciati a piede libero all’autorità giudiziaria,  che ha aperto un fascicolo per furto aggravato. Si tratta di un comportamento illecito già accertata in passato a carico di un ex dipendente della stessa sede che per analoghi fatti aveva subito anche una condanna. Le indagini proseguono e si espandono a macchia d’olio per l’individuazione degli ulteriori complici delle persone denunciate e per la quantificazione degli ammanchi anche ai fini del calcolo del danno arrecato all’azienda pubblica.    

  1. Daniele Capra 10 Giugno 2014, 21:48

    Speriamo che dopo aver restituito tutto il valore dei furti vengano immediatamente licenziati ed il loro posto venga preso da persone oneste e volenterose. E’ una vergogna soprattutto perché si tratta di una truffa ai danni del pubblico e quindi di tutti noi cittadini in un periodo poi in cui ci sono tanti disoccupati in cerca di occupazione. Vergognatevi delinquenti!!

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