LA REGIONE SOSTIENE IL PROGETTO PER L’ACQUISIZIONE PUBBLICA DELL’AREA ACETATI

LA REGIONE SOSTIENE IL PROGETTO PER L’ACQUISIZIONE PUBBLICA DELL’AREA ACETATI

Con una lettera inviata al Ministro per lo Sviluppo Economico Patuanelli, il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio dichiara di sostenere la posizione del Sindaco di Verbania Silvia Marchionini per l’acquisizione della area Acetati da parte pubblica  e si dice disponibile alla sottoscrizione di un accordo di programma con Comune e Ministero per realizzare la bonifica e la rigenerazione di un’area strategica per il futuro della città. Sui 15 ettari in centro città erano insediati gli stabilimenti della Rodiaceta all’origine, poi della Rodiatoce, della Montefibre e infine della Acetati, attività che hanno segnato la vita della città dalla fine degli anni venti del secolo scorso fino alla definitiva dismissione avvenuta nel 2010. Già a gennaio di quest’anno il sindaco Silvia Marchionini, insieme all’onorevole Enrico Borghi e all’assessore all’Urbanistica Giovanni B. Margaroli avevano pubblicamente dichiarato la volontà di chiedere al MISE di acquisire l’area attraverso il braccio operativo del Ministero, l’agenzia per lo sviluppo Invitalia impegnata in grandi operazioni di risanamento e rinascita di aree vaste, come quella del sito di Bagnoli. Essa possiede tutte le competenze per potere gestire  interamente, insieme a Regione e Comune,  il processo di rigenerazione, a partire dalla bonifica, passando per la progettazione partecipata, la verifica di sostenibilità dei potenziali investimenti,  l’individuazione delle fonti di finanziamento e la loro gestione. Si tratterebbe di un intervento che potrebbe fungere da pilota per molte realtà simili a quelle di  Verbania, che hanno subito un processo di radicale deindustrializzazione e stanno disegnando il loro futuro nel turismo e nei servizi alle persone. Dopo l’annuncio della volontà dell’amministrazione la curatela fallimentare ha indetto l’asta per la vendita del sito, con scadenza il 23 settembre prossimo, con una base di circa 2,5 milioni di euro, a cui si aggiungono per l’eventuale acquirente i costi della bonifica a oggi non determinabili perché non è ancora terminata la caratterizzazione dell’area. Per decidere come procedere è quindi necessario attendere l’esito dell’asta.   In ogni caso – dice Margaroli – il processo di rigenerazione sarà guidato dal pubblico, attraverso il Piano Particolareggiato che il dipartimento di Urbanistica del Comune svilupperà, su mandato della Giunta, coinvolgendo tutta la comunità a partire dal mese di ottobre.  Aggiunge Marchionini: Il sostegno che abbiamo ricevuto dalla Regione, insieme all’interesse manifestato dal sottosegretario allo Sviluppo Economico Alessia Morani in un colloquio con noi e l’onorevole Borghi, danno forza a una possibile strada alternativa all’acquisizione da parte di un privato, aprendo la strada a una prospettiva che noi abbiamo individuato come la più auspicabile ed efficace. Siamo comunque preparati a fare prevalere l’interesse pubblico qualunque sia il risultato dell’asta.

Lascia un commento

La tua email non sarà pubblicata.