L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE RISPONDE ALLA LETTERA DI PROTESTA DA ZOVERALLO

L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE RISPONDE ALLA LETTERA DI PROTESTA DA ZOVERALLO

Abbiamo pubblicato ieri la lettera di protesta giunta da una cittadina di Zoverallo, madre di una ragazza disabile,  in merito alla zebratura con strisce oblique poste su soli tre metri della banchina che costeggia corso Italia.. Ecco ora la risposta che ci perviene dall’amministrazione comunale:

Va premesso che l’area adiacente alla strada non è individuata come area di sosta e, dunque, non vi è alcun parcheggio ma unicamente quella che tecnicamente il codice della strada definisce “banchina”.
Preme, poi, evidenziare che non corrisponde assolutamente al vero la circostanza riferita dalla Signora circa l’effettuazione di un sopralluogo da parte dell’assessore alla viabilità Patrich Rabaini, come lo stesso aveva già spiegato alla Signora in occasione del colloquio telefonico nel quale era stato spiegato il motivo dell’intervento.
Si è trattato, invero, di un normale intervento degli agenti della Polizia locale per verificare la situazione segnalata da un cittadino, e gli agenti hanno constatato che se un mezzo sosta in quei tre metri di fatto impedisce la visuale ai mezzi in uscita dalla proprietà privata per immettersi su corso Italia; un intervento, dunque, realizzato unicamente per elidere una situazione di pericolo e non certo per penalizzare i servizi a disposizione della persona in questione.
Nessun parcheggio, dunque, è stato tolto alla persona disabile sia perché non vi era alcuna area delimitata per disabili, sia perché le auto di servizio a supporto delle persone diversamente abili (come quelle dei servizi sociali, medici ecc.) possono tranquillamente parcheggiare poco prima o poco dopo, a pochi metri dall’area in questione.
L’Amministrazione di Verbania ha sempre prestato particolare attenzione alle persone con disabilità e le istanze che sono pervenute al Comando di Polizia Locale sono sempre state evase nel rispetto delle prescrizioni di legge; istanze che da parte della Signora non sono mai pervenute prima della lettera inviata agli organi di stampa.

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