Il premier Giuseppe Conte ha annunciato le nuove misure restrittive messe in campo fino al 3 aprile per affrontare la crisi più difficile dal dopoguerra. In sintesi, chiusura sull’intero territorio nazionale di ogni azienda non strategica, non indispensabile a garantire beni e servizi essenziali (è consentito solo il lavoro in smart working); restano aperti tutti i supermercati senza restrizioni come banche, poste, farmacie e trasporti, seppur ridotti. Misere severe, ma non ci sono alternative.
E da Torino rimbalza la notizia della ulteriore stretta sulle misure per contrastare il Coronavirus con l’ordinanza del presidente Alberto Cirio pure valida fino al 3 aprile: Chiudiamo tutto quello che è possibile chiudere in base ai poteri di cui dispongono le Regioni. Sappiamo che stiamo chiedendo un grande sforzo a ogni cittadino, ma vi prego di comprendere che è la scelta giusta. La nostra libertà è un bene, ma la nostra vita lo è di più. Vi prego, proteggetela restando a casa. Nuove disposizioni:
– i mercati saranno possibili solo dove i sindaci potranno garantire il contingentamento degli accessi e il non assembramento, anche grazie all’utilizzo di transenne e sempre con il presidio costante dei vigili urbani;
– l’accesso agli esercizi commerciali sarà limitato ad un solo componente del nucleo familiare, salvo comprovati motivi di assistenza ad altre persone;
– chiusi gli uffici pubblici e gli studi professionali, fatta salva l’erogazione dei servizi essenziali ed indifferibili (oltre alla possibilità di attuare lo smart working);
– vietati gli spostamenti verso le seconde case;
– vietata la sosta e l’assembramento davanti ai distributori automatici “h24” che erogano bevande e alimenti confezionati;
– blocco delle slot machine e disattivazione di monitor e televisori da parte degli esercenti.
– fermata l’attività nei cantieri, ad eccezione di quelli di interesse strategico;
– vietato l’assembramento di più di due persone nei luoghi pubblici;
– restano aperte le edicole, le farmacie, le parafarmacie e i tabaccai (dove dovrà essere in ogni caso garantita la distanza di sicurezza interpersonale di un metro).
Ove possibile, dovrà effettuarsi la rilevazione sistematica della temperatura corporea presso i supermercati, le farmacie e i luoghi di lavoro.
Foto da Ministero Interno, Conte e Cirio